“Cari Marinella, Lucia ed Amedeo, il rinnovo annuale dei vostri voti, mentre continuate a dare tutto voi stessi per una comunità speciale, la Comunità di Sasso, vi assimila al poverello di Assisi, ma in modo particolare al Signore Gesù”. Sono queste le parole del vescovo, monsignor Mario Toso, pronunciate in occasione della celebrazione a Popolano di Marradi per i 43 anni dalla nascita della Comunità di Sasso Montegianni e del rinnovo annuale dei voti della Piccola fraternità di Sasso.
La storia della Comunità di Sasso
Il 4 ottobre 2023 ricorre il 43esimo anniversario di fondazione della Comunità di Sasso‐Montegianni di Marradi, esperienza che ha dato origine alle cooperative sociali Comes, Comil e Agricomes, elementi significativi e peculiari del tessuto economico marradese, sia sul piano occupazionale, sia soprattutto per la rilevanza culturale nel territorio. Il 4 ottobre 1980, nel segno di san Francesco, i primi quattro ragazzi diciottenni della parrocchia di Cardeto, sotto la guida profetica di don Nilo Nannini, andarono a vivere per un anno nel semiabbandonato e disagevole podere di Sasso di Popolano per una esperienza evangelica di vita comune, mantenendosi con il loro lavoro, affrontando difficoltà materiali e non senza diffidenze e polemiche da parte delle famiglie e della società civile ed ecclesiale. Ne nacque ben presto una attività di accoglienza rivolta all’emergenza sociale della tossicodipendenza, che allora stava dilagando; fino a strutturarsi e prendere forma nelle modalità tuttora operative che in questi quattro decenni hanno dato una valida speranza di riscatto sociale a centinaia di giovani.
Un approfondimento sulla storia della Comunità
Il rinnovo dei voti della Piccola fraternità di Sasso. Il vescovo Mario: “Quanta dedizione e quanto amore”
“Lavorate in una Comunità – ha proseguito il vescovo Mario – finalizzata al recupero e al reinserimento sociale e lavorativo, attraverso un percorso di riabilitazione che si concretizza nella condivisione collettiva delle varie fasi della vita quotidiana, dalle attività lavorative e formative ai momenti conviviali e destinati al tempo libero come all’interno di una vera famiglia. Quanta dedizione e quanto amore! Quanta intelligenza e quanta empatia vissuti ogni giorno, per tanti giovani, uomini e donne che hanno bisogno di sentire accanto a sé dei padri, dei fratelli e delle sorelle. La Comunità di Sasso vive, pur tra difficoltà e fatiche non piccole, un alto profilo morale ed antropologico, che richiede il dono completo di sé stessi. Per meglio vivere gli ideali della vostra amata Comunità, in comunione con don Nilo Nannini, rinnovate ora i vostri voti al Signore con coraggio e amore cristiano. Il Signore Gesù vi benedica e vi doni il suo Spirito di amore e di verità. Siate icone vive di Gesù Cristo”.