C’è bisogno dello sventurato e straniero Giuseppe per preservare il potentissimo Egitto dalla carestia e del giovane Daniele per interpretare i sogni del grande re Nabucodònosor. È il genio di due donne, Sifra e Pua, che impedisce lo sterminio degli ebrei architettato dal faraone; è la battuta di una schiava che offre al glorioso generale siriano Naaman la possibilità di guarire dalla lebbra; è lo spirito d’iniziativa della bella e temeraria Abigail che trattiene Davide dal fare un massacro. È Achior, appartenente al popolo nemico degli Ammoniti, che meglio capisce la situazione e spiana la strada al successo di Giuditta.

C’è bisogno di tutti

La Bibbia non ha dubbi: c’è proprio bisogno di tutti. Le situazioni si sbloccano, i problemi si risolvono, il regno dei cieli avanza grazie a pagani che la dicono giusta, a peccatori conclamati che intuiscono dove stia il vero, a piccoli irrilevanti che denunciano le contraddizioni e immaginano alternative, a gente improbabile che ci azzecca in pieno, a persone qualunque col fiuto del Bene. È dentro questa cornice che la Chiesa italiana ci chiama a raccolta per proseguire il cammino sinodale. Dopo due anni di ascolto (fase narrativa), il percorso finalmente invita a mettere le mani in pasta: chiariti il punto di partenza e la meta verso cui ci si orienta, quali ponti costruire perché il rinnovamento ecclesiale non rimanga solo un sogno? Sbuca da tutte le parti l’esigenza di fare delle scelte. Venite, sarà bello confrontarsi e cercare insieme. Tanto più che la modalità proposta, il discernimento, sarà dono e scuola di vita. Cercheremo di individuare i mezzi per costruire una Chiesa più aderente al Vangelo diventando capaci di ascoltare la voce dello Spirito e di ascoltarci reciprocamente, di camminare insieme, di attenderci con pazienza, di spronarci con audacia. Sosteremo davanti allo stile del Maestro perché il suo modo appassionante di incontrare le persone, di camminare con loro, di accompagnarle e prendersene cura diventi criterio guida per ogni azione pastorale.

Dopo l’Ascolto, la fase sapienziale

Fase sapienziale è stata chiamata. Ricordando che la “sapienza” biblica non è un ragionamento astratto, ma gusto che spinge alla conversione personale e comunitaria. Per farlo, c’è proprio bisogno di tutti. Come nel vangelo occorrono rudi centurioni romani per chiarire chi sia davvero Gesù. Il quale, per inciso, ha avuto bisogno di impattare in una donna cananea per ampliare il raggio della sua missione.
Alla Chiesa apostolica è servito lo sguardo mite e fiducioso di Barnaba sulla preoccupante comunità di Antiochia e soprattutto sull’inquietante Saulo-Paolo… È servito l’incontro con Elisabetta perché Maria potesse stappare il Magnificat. Per dare vita al sapore buono del Sinodo c’è proprio bisogno tutti.

suor Maria Elisa

Si parte con la restituzione della Sintesi il 12 ottobre in Seminario

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Nei primi due anni del Cammino Sinodale, l’impegno e la partecipazione di tutti hanno permesso di realizzare la fase dell’Ascolto della nostra Diocesi. Ora si riparte con tutti, per continuare a camminare insieme, sostenendoci in stile sinodale. Nel volantino trovate l’invito agli appuntamenti che ci prepareranno. Sono invitati moderatori, segretari dei gruppi sinodali e tutti gli interessati: giovedì 12 ottobre alle 20.45 in Seminario. Il primo incontro sarà per fare il punto della situazione: sguardo e restituzione alla Sintesi del 2° anno; condivisione dei contributi dei moderatori e segretari; avvio del nuovo anno e lancio della fase sapienziale. Si segnala poi che la referente diocesana, Cristina Dalmonte, è stata nominata referente regionale al Cammino sinodale. Vincenza Morini è invece entrata a far parte dell’equipe diocesna.