Tina Turner, regina del rhythm and blues, ci ha lasciato tre mesi fa: una donna che ha conosciuto l’abisso e ricercato costantemente luce e energia vitale che ha irradiato e rimandato prepotentemente. È stata la più potente cantante soul e rock della storia della musica. Una carriera costellata di successi, carisma da vendere, famosa per la sua energia dal vivo. Apripista nel mostrare la sua enorme carica sensuale. Una donna che ha deciso di diventare padrona della sua esistenza, nonostante tutto.

Una vita difficile e il successo degli anni ’80

Ricordo la prima volta che ne ho sentito parlare, ma soprattutto cantare. Era nella seconda metà degli anni ’60, alla radio il sabato pomeriggio c’era “Bandiera gialla”, la trasmissione condotta da Gianni Boncompagni e Renzo Arbore, dedicata alle novità mondiali della musica: “vietata ai maggiori di 18 anni”, come si diceva nella sigla iniziale. Era il duo “Ike and Tina Turner”. Ricordo anche che partecipai ad un suo concerto a Casalecchio di Bologna, a fine anni ’90: energia allo stato puro! Ha ricevuto dodici Grammy Awards ed è tra le artiste che hanno venduto di più nella storia della musica, oltre cento milioni di copie. Nata con il nome di Anna Mae Bullock il 26 novembre 1939 nel Tennessee (la sua capitale, Nashville, è soprannominata la città della musica). E’ stata abbandonata dalla madre in tenera età, ha assistito all’omicidio del padre da parte dell’amante ed è rimasta incinta da giovanissima. È riuscita a scappare da suo marito Ike e separarsi da lui solo nel 1976, dopo anni di violenze, ponendo fine anche alla loro collaborazione musicale. Era rimasta senza un soldo, inseguita dagli ufficiali giudiziari per tasse su concerti mai avvenuti, eppure non si è mai persa d’animo, aveva dalla sua una grande determinazione e ha iniziato la sua carriera da solista. All’inizio degli anni ’80, rinata e agguerrita, ha sorpreso imponendosi nelle classifiche mondiali con i suoi dischi.

La consacrazione artistica con l’album Private Dancer

La consacrazione è avvenuta nel 1984 con l’album Private Dancer, un successo da oltre venti milioni di copie vendute in tutto il mondo, che l’ha rilanciata come star internazionale. L’anno successivo ha partecipato a USA for Africa, un super gruppo di 45 celebrità della musica pop, cantando We Are the World incisa a scopo benefico. I proventi raccolti furono devoluti all’Etiopia, afflitta in quel periodo da una
disastrosa carestia. Nel 2000 c’è stato il fortunatissimo Twenty Four Seven Tour, la serie di concerti più importante della sua
carriera e quello con i maggiori incassi dell’anno, con oltre 100 milioni di dollari di introiti. Tina Turner ha vissuto intensamente tutta l’altalenante giostra che è stata la sua vita. La sorte non le ha risparmiato niente, si è piegata come una canna al vento, ha visto la sua faccia sull’asfalto tante volte, eppure è riuscita ad assecondare il flusso e trarne luce, senza farsi ingoiare dal buio. Una donna straordinaria che ci ha lasciato a 83 anni il 24 maggio scorso. Ma la sua voce, la sua musica, la sua energia, il suo esempio, non ci lasceranno mai.

Tiziano Conti