Zaini in spalla, si parte. Gli scout della zona di Ravenna-Faenza si preparano ai campi estivi. Per i più grandi sono caratterizzati da tre parole chiave: servizio, fede e strada. I clan (ragazze e ragazzi dai 16 ai 21 anni), infatti, sono chiamati a progettare la propria esperienza estiva, mettendo al centro i propri sogni e voglia di crescere. Cittadinanza attiva, incontro e scoperta dell’altro ed esperienze di fede saranno i tre temi principali che accompagneranno gli scout del Modigliana 1 nel loro campo di servizio. «Con il clan abbiamo deciso di fare un campo di servizio in Albania dal 3 al 13 agosto attraverso un progetto del settore internazionale Agesci – spiega il capo scout Luigi Liverani -. Lì vivremo un’esperienza di servizio gestendo un centro ricreativo per bambini e ragazzi nella periferia di Durazzo, accompagnati da un padre missionario giuseppino del Murialdo».

Il clan del Modigliana 1 svolgerà un campo di servizio in Albania

Come è nata l’idea di questo campo di servizio? «Il nostro scopo – spiega Luigi – è di far crescere uomini capaci di prendere decisioni con la propria testa senza farsi trascinare da suggerimenti di massa, come indicato anche dal nostro fondatore Baden-Powell. L’esperienza in Albania potrà far emergere temi come la responsabilità di un mondo che non ci appartiene ma nel quale siamo chiamati a essere parte attiva e motore di un cambiamento possibile. Il progetto ci permetterà di riconoscere che siamo tutti persone, insieme di corpo, fede e intelletto, parte quindi di una comunità che va oltre le frontiere, che non solo include, ma le riporta al centro». A incentivare questo cammino, sarà proprio la storia, la cultura e la situazione politica dell’Albania, Paese nel quale convivono tre religioni: cattolica, ortodossa e islamica. «Questa convivenza è da sempre vissuta con normalità, ricchezza – specifica il capo scout – e con grande rispetto e reciproco. L’esperienza del progetto potrà aiutarci a capire che la via della coesistenza pacifica è sempre possibile».

Il noviziato del Faenza 4 pronto alla route sull’Appennino tosco-emiliano

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Sempre nel segno dell’internazionalità erano le aspirazioni di quest’estate del noviziato del Faenza 4 (comunità della durata di un anno che precede quella del clan). A differenza del campo di servizio, le route sono veri e propri campi itineranti nei quali i ragazzi vivono la strada portandosi nello zaino tutto l’occorrente facendo dell’essenzialità un’esperienza concreta: tenda, cibo, fornellini, ricambi di vestiti e poco altro, perché poi un chilo in più o in meno da portarsi dietro dopo chilometri di strada fa la differenza. «I ragazzi erano partiti con il desiderio di avventurarsi verso il mare e avevano identificato un giro molto interessante sull’isola di Krk in Croazia – racconta il capo scout Riccardo Mazzotti -. Purtroppo la logistica sull’isola, molto turistica, nella settimana di ferragosto, era incompatibile con le nostre necessità, quindi, con un po’ di aiuto da parte di noi capi, abbiamo optato per una zona molto meno frequentata».

La decisione è andata per la settimana dal 12 al 19 agosto in Appennino tosco-emiliano, passando le prime giornate nel Parco dei Cento Laghi (in provincia di Parma) per poi scendere verso la Lunigiana e le Alpi Apuane. Si sposteranno poi verso la costa per gli ultimi due giorni dove saranno ospiti del gruppo scout Avenza 1.

s.m.