Patrick Zaki, condannato ieri a tre anni, ha ricevuto la grazia del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Lo hanno reso noto nel pomeriggio di oggi le autorità egiziane. “La notizia ci colma di gioia. Dopo l’angoscia di ieri, è un momento di insperato sollievo e di grandissima felicità per tutta l’Alma Mater – scrive in una nota il rettore Giovanni Molari -. Speriamo sia la fine di oltre tre anni di attese e di speranze deluse”.

Molari afferma di voler aspettare i dettagli, ma confida che “presto arriverà il momento che abbiamo aspettato tanto a lungo: riaccogliere Patrick a Bologna, nella sua università, e dedicargli una grande festa di laurea che sarà idealmente una festa di tutta la città e di tutto il Paese. Ringraziamo tutti coloro che in questi anni non hanno mai smesso di sostenere Patrick con una mobilitazione costante e generosa. Ringraziamo il governo per l’attenzione che ha dedicato alla vicenda di Patrick e tutte le persone che hanno contribuito a raggiungere il risultato odierno. Caro Patrick, tutta l’Alma Mater ti aspetta per riabbracciarti”.

Appena appresa la notizia della grazia concessa dal presidente egiziano a Patrick Zaki, anche l’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei cardinale Matteo Zuppi, che in questi giorni si trova in visita a Washington come inviato del Papa, ha espresso la sua gioia per l’annunciata prossima liberazione del giovane, recentemente laureatosi, seppure a distanza, all’Università di Bologna. Zuppi si è detto in “attesa di poterlo presto incontrare per rallegrarsi con lui e condividere la fede e la speranza”.