Quando si è lì non c’è bisogno di tante parole per capire cosa c’è da fare. Attorno a un tavolo stanno alcune ragazze delle scuole medie e un pensionato, intenti a chiudere assieme diversi pacchi viveri pieni di pasta. Dall’altra parte della stanza un gruppo di volontari, che si sono incontrati lì per la prima volta, fanno il punto con don Emanuele Casadio, il direttore della Caritas diocesana, su quanto materiale è stato raccolto e smistano i prodotti man mano che arrivano. Poco più in là, un gruppo di ragazzi, pronti col carrello e cartina in mano, stanno per dirigersi verso un’altra via per chiedere viveri per i più bisognosi. Sabato 18 marzo a Russi è stato possibile toccare con mano la concretezza della carità che ha coinvolto centinaia di persone di ogni età, capaci di raccogliere oltre 35 quintali di viveri. Il circolo Anspi Jolly fin dal primo pomeriggio è stato il punto di riferimento della raccolta viveri per la Caritas parrocchiale promossa dal catechismo e tante altre realtà.

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Protagonisti innanzitutto i giovani delle superiori, che hanno organizzato la raccolta occupandosi del volantinaggio e di tanti altri aspetti per far sì che questa iniziativa venisse al meglio. Operativamente, il giorno della raccolta, sono stati poi aiutati dai bambini e ragazzi dell’oratorio, dalle loro famiglie, dai catechisti e da tutti coloro che ruotano attorno al mondo della Caritas parrocchiale. «È un’iniziativa a cui teniamo molto – spiegano le catechiste Elena e Francesca – e che ogni anno svolgiamo durante la Quaresima come servizio. Quest’anno, oltre alla raccolta nelle case, sono stati poi coinvolti i supermercati, che ci hanno supportato. La risposta dei russiani è stata molto generosa». Attraverso un’attività concreta, i giovani possono così sperimentare il dono di sé. «Non si tratta di un’iniziativa estemporanea – spiegano -, ma arriva dopo un percorso in cui si fa riflettere loro su cosa sia la carità. Ed è molto significativo vedere, in giornate come questa, quanto si mettono in gioco. La cosa più bella, poi, è vederli lavorare assieme agli adulti: si uniscono davvero le generazioni per aiutare chi ha più bisogno».

La Caritas parrocchiale di Russi

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Centro di ascolto, distribuzione viveri e luogo capace di animare tutta la comunità vigilando sui più deboli. La Caritas parrocchiale di Russi conta una decina di volontari e promuove diverse iniziative a favore del territorio. «Sono entrata nel mondo Caritas da circa un anno – spiega la volontaria Simonetta – grazie a degli incontri sulla Caritas fatti per l’oratorio. Mi sono innamorata di quest’ambiente e del fatto di mettermi al servizio degli altri». In questo primo anno come volontaria, Simonetta ha potuto vedere da un punto di vista privilegiato la realtà che la circonda. «Le persone che si rivolgono a noi sono molteplici. Mi ha colpito molto quando è venuta alla Caritas una famiglia che una volta partecipava attivamente alla colletta alimentare, mentre ora si trova dal lato opposto. È segno di cambiamenti della nostra società a cui non bisogna restare indifferenti».

L’associazione Il Mantello e il Mercatino della solidarietà

Tra le realtà che hanno supportato la raccolta viveri, c’è anche Il Mantello, associazione di Russi che conta una quarantina di associati. Il Mantello negli ultimi anni ha portato avanti un progetto particolare: il Mercatino della solidarietà. Nato poco prima della pandemia, è uno spazio dove raccogliere e vendere oggetti donati dalla comunità per un loro riciclo. Il ricavato viene poi donato alla Caritas parrocchiale. Il Mercatino è aperto ogni sabato dalle 9 alle 12 in via Di Roma, e in estate è attivo anche il giovedì sera. E da quest’esperienza virtuosa ne potrebbero nascere altre. «Quest’estate vorremmo proporre una nuova iniziativa in collaborazione con l’oratorio parrocchiale – spiegano i volontari – ossia una frutteria, il cui ricavato sarà destinato ad autofinanziare i campi estivi parrocchiali e la Gmg di Lisbona».

Samuele Marchi