Si sfiora il numero di 500 incidenti stradali di cui sei mortali, 70 sanzioni per guida in stato di ebrezza, oltre 35mila multe da velox. Sono questi i dati 2022 della Polizia municipale di Faenza, che monitora i territori dei sei Comuni dell’Unione della Romagna faentina. Il ritorno a una situazione di normalità, dopo la pandemia, ha portato purtroppo anche all’aumento degli incidenti stradali. In tutto ne sono stati rilevati 497, di cui 255 con feriti. «Colpiscono in particolare le 14 omissioni di soccorso – spiega Vasco Talenti, comandante della Polizia municipale –, numeri che fanno riflettere. Ne abbiamo purtroppo avuto un triste esempio recentemente, quando il 9 dicembre in via Oberdan, di fronte al ristorante Chalet dello Sport, una ragazza è stata investita da un’auto mentre attraversava le strisce pedonali. Si tratta di reati gravi». L’omissione di soccorso può essere incentivata anche dal fatto che le persone coinvolte non siano in regola con assicurazione e revisione (nel 2022 si registrano 240 violazioni per mancata copertura assicurativa, quasi 700 per mancata revisione). «Grazie al sistema di videosorveglianza e di lettura targhe, in 12 casi sui 14 di omissione è però stato possibile rintracciare il responsabile. In generale, il sistema di videosorveglianza consente di rilevare responsabili di incidenti e furti, per esempio di motorini o biciclette, e porta a una maggiore fiducia dei cittadini a denunciare».
Tecnologia sempre più invasiva e distrazioni alla guida sono tra le cause principali degli incidenti. Per questo la Polizia municipale ritiene fondamentale partire dalle scuole e dall’educazione stradale per formare cittadini consapevoli alla guida. Per quanto riguarda le guide in stato di ebrezza, «il dato è in linea con gli altri anni, nel nostro territorio fortunatamente si tratta di numeri non drammatici, ma proprio per questo la prevenzione e l’attività con le scuole è fondamentale». Nove sono invece i cittadini fermati e trovati facenti uso di sostanze stupefacenti.
Velocar e circonvallazione. L’assessore Bosi: “Diversi residenti chiedono ulteriori velox”
Cento multe al giorno: è questo il dato che arriva dalle multe dei velox nel territorio comunale. In tutto ci sono state 36.707 sanzioni e un grande peso l’ha avuto l’installazione, negli ultimi mesi, dei velocar sulla circonvallazione. È indubbio che ora la velocità della circonvallazione sia calata notevolmente – spiega l’assessore alla Sicurezza, Massimo Bosi – e questo di per sé porta a una maggiore sicurezza lungo la strada. Ora stiamo progettando a ulteriori interventi su questo tratto (l’assessora Barzaglia su queste pagine ha anticipato i lavori in estate sulle barriere laterali, ndr), ma anche il prefetto ha riconosciuto la piena legittimità dei velocar». «Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che i velox, portando alcuni automobilisti a frenare bruscamente, siano causa di incidenti stradali – spiegano dalla Polizia municipale -. Questa ipotesi non è per nulla suffragata dai fatti: in tutti i rilevamenti annuali non sono mai accaduti incidenti di questo tipo».
L’assessore sottolinea come diverse comunità abbiano fatto richiesta di installare un velox sulle proprie strade di residenza. Viene citato il rettilineo di Quartolo sulla Brisighellese, la zona di San Pier Laguna e quella di Rivalta, teatro di diversi incidenti anche mortali.
«I cittadini di queste zone sono preoccupati, a volte fanno fatica persino a uscire di casa per immettersi nelle corsie stradali – spiega l’assessore -. L’installazione di un velox in queste aree non è un iter facile da mettere in atto, anche perché la strada deve avere determinate caratteristiche, ma le richieste di questi residenti devono far riflettere». Diverso è il caso di un nuovo velox fisso che verrà installato tra Riolo Terme e Casola: qui si ha già l’ok e si attendono solo i tempi tecnici.
Abbandono rifiuti
In tutto sono state 249 le violazioni legate all’abbandono di rifiuti, un reato che avrà sempre maggior peso visto il nuovo sistema di raccolta rifiuti che entrerà in vigore a febbraio su tutto il territorio faentino. In questo caso a rilevare i trasgressori sono state le undci fototrappole itineranti che operano su tutta l’Unione, ruotando ogni tre settimane circa.
Samuele Marchi