Dopo 33 anni passati a cercare di vincere competizioni equestri storiche – il suo debutto al Palio del Niballo di Faenza avvenne a soli 15 anni – Willer Giacomoni ha annunciato con uno post su facebook che ha posto fine alla sua lunga e gloriosa carriera, sia di cavaliere sia di responsabile di scuderia. E pensare che dal 2023, non ci sarà più il vincolo che lega un cavaliere che ha corso il Palio del Niballo a un rione, (il tutto disciplinato da norme per altro molte discutibili e macchinose, oltre che onerose, ndr) e questo gli avrebbe permesso eventualmente, di tornare a correre il Palio faentino.  

Con l’addio di Giacomoni si chiude un’era

Willer giovanissomo con il Padre Mario Giacomoni e poi in una gara
Willer giovanissimo con il padre Mario Giacomoni e poi in una gara

Queste le sue dichiarazioni. “Fine. Tutte le storie hanno una fine. Libri film favole insomma tutto. Io posso dire di averne scritte tante di pagine da Cavaliere/Giostratore. Ho perso e ho vinto. Sono uscito illeso a volte e ammaccato in altre. Se ero amato davo il cuore e di più. Mi sono divertito ma spesso i sacrifici erano tanti e mi chiedevo perché lo facevo. Poi arrivava un drappo un cencio chiamatelo come volete e tutte le fatiche magicamente sparivano. Pazzia a volte sana, ma spesso no. Mica era un lavoro retribuito, però l’impegno era quello di un professionista. Va beh, senza tanto divagare. Stop fine, lancia al chiodo.” Sicuramente si chiude un’era. Abbandona uno dei più grandi cavalieri Faentini. In tutto 45 vittorie in giostre storiche, 3° assoluto in graduatoria a Faenza dietro Franco Ricci con cui condivide il record di successi al Niballo 10, e al padre Mario.

Tutte le vittorie nelle giostre italiane

Willer Giacomoni sul Niballo

Qui sotto il suo prestigioso albo d’oro, e le vittorie conseguite: 10 Palii del Niballo, 8 Giostre a Valfabbrica, 3 Quintane a Servigliano, 2 Giostre della Stella a Bagno a Ripoli, 2 Palii a Mugliano, 1 Quintana a Foligno, 1 Palio a Bagno a Ripoli, 1 Giostra a Cireglio,  2 Anelli d’Oro a Mugliano, 2 Giostre a Sulmona, 1 Giostra della Rocca di Monselice, 1 Quintana di Ascoli Piceno, 2 Giostre dell’Almoravide a Rocca delle Caminate, 1 Giostra storica a Foligno, 1 Palio dei 13 Popoli a Palazzuolo sul Senio, 1 Giostra d’Europa a Sulmona, 1 Palio di S. Cristianzano a Maltignano (Ap), 1 Giostra a Pistoia, 1 Giostra dei Rioni di Olmo (Ar), 1 Ferro d’Oro alla Giostra dei Rioni di Olmo (Ar), 2 Palii delle Contrade a S. Secondo (Pr), oltre anche a un Carosello dei Cavalieri Faentini e altre gare varie.

Vanta anche un successo come capo scuderia al recente Palio del Niballo 2022 con il Borgo Durbecco. 

“La vittoria più bella? Il primo Niballo nel 1997”

Al Niballo detiene il record assoluto di scudi o tornate vinte, ben 104, su 18 edizioni disputate, qui è secondo in graduatoria battuto solo da Adriano Capiani del Nero che lo ha corso 19 volte. Cosa ti ha spinto a questa decisione ? “Sentivo il bisogno di cambiare il corso delle mia vita, “ci ha dichiarato Willer Giacomoni, che ha aggiunto,” ero stanco dei sacrifici da fare, e quindi da ora in poi, mi dedicherò alla famiglia.” La tua vittoria più bella ?  “22 giugno 1997, la mia prima vittoria al Palio del Niballo, la realizzazione di un sogno,  e riportai al successo il Rione Rosso dopo undici anni.” Il tuo più grande cruccio? “ Di non essermi dedicato completamente a correre Quintane. Terminata la mia esperienza al Niballo, avrei potuto fare ancora molto bene, e ottenere forse, altri importanti successi.”

Tanti i commenti di ringraziamento sul web. Massimo Liverani attuale capo rione del Verde: “sono di altro rione, ma questo non può impedirmi di ringraziarti pubblicamente, per quello che ci hai fatto vedere. Bravo grande e grazie.” Alfio Baldani del Nero: “A me sinceramente hai dato sempre tanti grandi dispiaceri però c’è da dire che sei stato un “grande” dentro al campo, il mondo del Niballo e delle giostre deve imparare molto da te. Un abbraccione.” Aldo Ghetti ex Podestà della Giostra a Faenza, “Grande Willer, è difficile cogliere il momento giusto, ma, come dici tu, tutto finisce prima o poi. Complimenti vivissimi per la tua splendida carriera.”

Gabriele Garavini