L’iniziativa legata al mosaico e al Perù ha una storia che inizia con una telefonata in un giorno di dicembre 2004. Mi telefona don Domenico Monti, parroco di Villanova di Bagnacavallo, per informarmi, attraverso un cauto giro di parole, che ci sarebbe l’opportunità di insegnare mosaico a dei bambini… dei bambini peruviani… in Perù. Don Domenico sa che mi interessa il mosaico, è il mio hobby, e sa anche che mi piace insegnarlo ai bambini... da insegnante e da direttrice l’ho introdotto nelle scuole, aiutata da mosaicisti, da insegnanti, da genitori. Ci sono testimonianze in tutte le scuole, a Villanova, a Bagnacavallo, ad Argenta… Ma, per quanto tentata, io non posso andare in Perù, per tanti motivi. Resisterei a tremila metri?

Abbiamo pensato allora di invitare il missionario, don Alessandro Facchini, a venire a imparare lui stesso presso di noi, per poi potere trasmettere nella sua missione la tecnica e l’arte del mosaico. Ho messo a disposizione il mio laboratorio, le mie scarse competenze, il mio tempo di gennaio e febbraio; don Alessandro è venuto per giorni a lavorare (nel gelo del mio garage), mostrando molta predisposizione e buona volontà, accompagnato da ragazzi dell’oratorio… Ha creato lui stesso diversi mosaici, ha provato alcune tecniche. Con lui vengono anche due giovani. Credo che una sia proprio quell’artista che ha continuato il mosaico in Perù e di cui ho avuto notizia poco tempo fa su facebook. Mi ha fatto piacere.

Il mosaico è solo una delle occupazioni dei ragazzi della parrocchia di Don Alessandro, ragazzi che posseggono una grande manualità e creatività, ma con misere prospettive di vita. Sarà per loro l’occasione di imparare una tecnica utile per ricostruire e abbellire chiese, per fare piccoli oggetti da proporre al turismo…

Graziella Dragoni

Don Alessandro Facchini impara il mosaico

don alessandro mosaico

Qui si vede Don Alessandro Facchini intento a imparare la tecnica del mosaico a Villanova di Bagnacavallo, a casa di Graziella. Ha lavorato con dedizione e impegno giornaliero per un mese. Alla fine si è detto pronto a portare la tecnica nella sua parrocchia… in Perù e a insegnarla ai ragazzi della missione, fiducioso del loro entusiasmo e della loro creatività.

Il graditissimo riscontro

Dopo alcuni anni, ho ricevuto questo scritto.

Lettera di don Alessandro a don Domenico

Encanada, 20 aprile 2005-06-05

Grazie se riuscirai ad andare dalla professoressa Graziella Dragoni a mostrarle queste fotografie che fanno un po’ vedere come abbiamo iniziato la Scuola d’Arte in cinque anni, centrata sul disegno e sulla pratica di falegnameria, e non solo… mosaico… qualche ora di agricoltura nell’orto… intaglio in legno… in futuro anche sui vetri…

I primi due anni sono la base, poi nel triennio successivo ogni ragazzo dovrebbe essere accompagnato a scegliere e buttarsi in un’attività che lo vede più “lanciato”.Col mosaico stiamo iniziando soprattutto a prendere confidenza con martellina e tenaglie, con le pietre del luogo, che non sono durissime e si presentano in colori abbastanza variabili.

bimbi peru

Silenzio e concentrazione: l’arte del mosaico

Ciò che aiuta qui è il SILENZIO, la CONCENTRAZIONE, e la grossa PAZIENZA dei ragazzi semplici delle ANDE, a più di 3000 metri. Così ho improvvisato un salone di mosaico dove con un po’ di attrezzatura già si riescono a vedere i primi lavoretti.

I bambini sono 18 e per loro è tutto nuovo; soprattutto non sembra loro vero di essere finalmente in una scuola vera, dove non perdono tempo, dove vivono tutto il giorno nella casa parrocchiale, mangiano, dormono, giocano, pregano… per tutto l’anno.

Piccoli artisti all’opera! Il mosaico è una parte piccola di tutta la scuola, che è impostata molto sul disegno, avendo trovato due professori bravi peruviani dell’Istituto d’arte di Cajamarca.

artisti giovani

Creatività, colore, manualità

L’uso di materiali naturali ben si addice al mosaico, come si può ben vedere dai semplici lavori esposti.

Inoltre, avevo subito provveduto personalmente a inviare tessere di tutti i colori e altro materiale utile per il laboratorio di Arte a Encanada. Mi sono anche pervenute fotografie di grandi mosaici effettuati per abbellire pareti di edifici religiosi e di case signorili. Anche il Mosaico potrà rappresentare uno strumento per migliorare le condizioni di vita dei ragazzi.

Per il sogno delle scuole d’arte a Encanada

don alessandro in peru

“Troverete qualcuno che ci aiuterà a portare avanti questo sogno delle Scuole d’arte per i ragazzi poveri delle Ande, benefattori, amici, anche professori disposti a venire anche solo per un po’ fra questa gente povera, che ora non è solo gente, ma sono i miei figli, perché sono in casa mia, con me. Le fotografie mostrano la loro vita di tutti i giorni, i luoghi in cui abitano.

Che differenza tra le loro case e invece ciò che desidereremmo per loro, proprio come per i nostri figli… Gli amici dell’Italia ci aiutano a tenere aperte la porta ai più poveri.

Con affetto                                                    

                                                                       don Alessandro