Una giornata di gioco e di festa con la quale trascorrere il sabato pomeriggio in maniera alternativa. Tre campi su cui giocare, dieci squadre, merenda e cena per tutti. Prima i tiri, le parate e i goal, poi una fetta di torta e delle patatine. E nel frattempo si scambiano battute mentre si guardano i propri amici rincorrere il pallone. E da qui si costruiscono legami e relazioni che possono costruire un cammino ricco di sorprese. Sono questi gli ingredienti che hanno caratterizzato la giornata di sabato 14 maggio in Seminario a Faenza a cui hanno partecipato circa 90 giovani dai 13 ai 18 anni dalle provenienze più disparate: da Faenza a Russi passando per Modigliana.
Un torneo di calcio a 5 che, per tanti, è stata un’occasione per conoscersi o rivedersi. Protagonisti tanti giovani provenienti da realtà molto diverse, ma uniti dalla voglia di mettersi in gioco. Sul campo da calcio si sono sfidate dieci squadre su tre campi. E a questi si aggiungono tanti loro amici venuti a tifare. Ad arbitrare gli incontri sono stati coinvolti poi diversi arbitri del Csi di Faenza, che hanno dato il loro importante contributo per creare una competitiva ma sana manifestazione. Non sono poi mancati momenti conviviali di merenda tra una partita e l’altra.
Al torneo hanno partecipato alcune parrocchie, come Russi o Sant’Agostino, ma anche tanti giovani che la parrocchia non la frequentano da tempo e forse non hanno mai messo un piede in chiesa. La proposta si è venuta a creare grazie al dialogo tra alcuni di questi giovani e don Marco Donati, cappellano a Sant’Agostino, Michele Rosetti, vice incaricato alla Pastorale Missionaria, e Tiziano Borgognoni. Da lì è partita una rete di contatti che si è espansa nel giro di pochi giorni.
In tutto 90 ragazzi protagonisti
«È più che giusto ringraziare le tante persone che hanno collaborato per realizzare questo pomeriggio – spiega don Marco Donati -, in prima persona o dietro le quinte: chi ci ha creduto fin dall’inizio, chi ha concesso gli spazi, gli arbitri del Csi, chi ha prestato le porte da calcio e i palloni, chi si è buttato nel preparare da mangiare per così tante persone, i tanti che sono passati anche solo a fare un saluto e hanno a loro volta ringraziato, ma soprattutto ringraziamo i ragazzi che, con entusiasmo e passione, si sono messi in gioco e hanno partecipato al torneo o hanno accompagnato gli amici giocatori: la giornata era per loro e sono stati gli spontanei protagonisti, e per questo li ringraziamo».
Il torneo di calcio ha avuto il pregio di “uscire” dalle mura dalle parrocchie per andare incontro a tanti giovani e costruire assieme un pomeriggio diverso, che abbia al centro la voglia di divertirsi e di costruire relazioni autentiche e sane.
Con alcuni dei giovani che hanno partecipato al torneo si è persino creato un gruppo sinodale. «Abbiamo vissuto vari incontri molto significativi – spiega don Marco -. E hanno tirato fuori tanti pensieri da tenere a mente e che saranno sicuramente utili».
Per la cronaca: il torneo del Seminario è stato vinto dai Balkan Boys, secondo posto per The Eternals e terzo posto per Le Zone di Russi.
“La cosa più bella? Aver costruito qualcosa assieme”
«La vittoria più grande oggi – conclude don Marco – è stata quella di aver costruito qualcosa di nuovo insieme. Non sappiamo come questo percorso continuerà o andrà a finire. Sappiamo solo che ci interessa dedicare del tempo a questi ragazzi: tutto parte dal costruire una relazione autentica. Saranno poi i ragazzi a decidere dove andare, noi però possiamo essere per questi giovani, nel nostro piccolo, segno e germe della presenza del Signore».