Cresce nei Rioni l’eccitazione per le ormai imminenti manifestazioni del Palio 2022 che, dopo tre anni tornano alla normalità e come tradizione, saranno concentrate nelle quattro settimane del prossimo mese di giugno.  Presso il Centro Civico Rioni, è stata allestita già da diverse settimane la pista del tutto identica a quella del Palio, al Bruno Neri, e i cavalieri rionali, condizioni meteo permettendo, stanno cercando di ultimare la loro preparazione e quella dei cavalli di cui dispongono, in viste delle competizioni del prossimo mese.   

Le iniziative del Palio 2022, entreranno nel vivo con una manifestazione di una certa importanza e suggestione, “la Donazione dei Ceri”. Tale iniziativa, introdotta dal 1997, è stata ideata come omaggio, da parte del mondo del Palio, alla Madonna delle Grazie, la Santa patrona di Faenza, in occasione della sua ricorrenza. Come avviene da sempre, l’evento sarà molto curato sotto l’aspetto coreografico della parte finale della manifestazione. I cortei dei cinque Rioni faentini e del Gruppo Municipale si ritroveranno, alle ore 17.30, provenienti dalle loro rispettive sedi, in piazza Nenni. Qui il Gruppo Municipale consegnerà ai Rioni i cinque ceri completi, quindi, alle 17.45, il corteo rionale partirà per raggiungere la Cattedrale, percorrendo via Pistocchi, via Severoli, piazza del Popolo e piazza della Libertà.

Il drappo di quest’anno dedicato a San Pietro è dei noti artisti forlivesi Alfonso e Nicola Vaccari

Ogni delegazione rionale sarà composta da un tamburino, due sbandieratori, una portacero, due figure maschili, un portagonfalone, due armati e il capo rione. Il Gruppo Municipale, invece, da cinque chiarine, cinque tamburini, una porta gonfalone, un portacero, il reggente del Gruppo Municipale, il Podestà della Giostra, un notabile, quattro armati, tre rotellini e il Maestro di Campo.  Arrivati davanti alla Cattedrale, i musici si schiereranno ai lati della gradinata e le chiarine sul sagrato. Dopo alcuni squilli di chiarine e rulli di tamburo le delegazioni del Gruppo Municipale e dei Rioni entreranno nella Cattedrale. Quando tutte le figure avranno preso posizione, dal sagrato entreranno in chiesa anche tamburi e chiarine. A questo punto, chiamati dal Maestro di Campo, i portaceri del Gruppo Municipale e dei Rioni si porteranno al centro della navata centrale della chiesa e, affiancati dai rispettivi capi rioni, andranno a donare il cero con il proprio stemma (ogni candela misura oltre un metro e mezzo d’altezza, per un diametro di circa dieci centimetri).  Consegnato il cero e ritornati nelle proprie posizioni, il vescovo mons. Mario Toso consegnerà alla città, rappresentata dal Sindaco e dal Gruppo Municipale, il drappo del Palio del Niballo 2019.

Il Palio, riporta un’immagine dipinta, riproducente un tema svolto liberamente, inerente la figura e la vita di S. Pietro. A realizzare il Palio 2022, già pronto da un paio di mesi, sono stati i noti artisti forlivese, i gemelli Alfonso e Nicola Vaccari, scelti dalla Deputazione per il Niballo.  Il drappo del Palio, sarà successivamente portato in Sacrestia e, alla fine della celebrazione, sarà posizionato su un apposito portagonfalone presso l’altare della Madonna delle Grazie, dove resterà fino alle 16 del giorno della disputa della giostra del Palio del Niballo il prossimo 26 giugno. Attesi tanti supporter dei rioni a visionare per la prima volta, il più importante premio, delle manifestazioni del Niballo 2020 che quest’anno ricade a 50 giorni esatti dalla disputa della popolare competizione equestre. Al termine della cerimonia i gruppi usciranno dalla Cattedrale e sul sagrato saranno salutati dal Vescovo.

Gabriele Garavini