Nella giornata di lunedì, all’età di 69 anni, dopo una lunga malattia, è scomparso Silverio Cineri, conosciutissimo chef, una stella Michelin, gestore di diversi ristoranti non solo a Faenza. Cineri aveva iniziato a muovere i primi passi tra i fornelli a Granarolo Faentino per poi passare il ristorante La Frasca a Castrocaro Terme. Fu proprio quando Cineri era alla guida della brigata della cucina che il mitico ristorante del forlivese si aggiudicò la stella Michelin. Dopo quell’esperienza Silverio fece tappa prima nel bolognese per poi tornare nella sua città dove gestì il prima il locale sotterraneo a Palazzo Gessi, in corso Mazzini, poi la Taverna degli artisti, abbinato al Circolo degli artisti guidato da Lamberto Fabbri per poi aprire, nel 2006, in via Cavour un ristorante con il suo nome ‘Silverio’ nel quale accompagnava i suoi piatti con i vini della sua ricercatissima cantina. Quell’esperienza fu apprezzata dai fantini che avevano eletto il ristorante a luogo di ritrovo per pranzi e cene.

Quell’esperienza passò poi al figlio, Niko e Silverio decise di aprire un luogo dove assaporare i piatti della tradizione romagnola nel senso più basico del termine. Nacque così, nel 2009, La mia infanzia a tavola, un luogo, in via Marescalchi, dove tra tovaglie a scacchi bianco e rosse i piatti principi erano rappresentati dalle tagliatelle al ragù e i crostoni con gli affettati. Nel frattempo la malattia cominciò a chiede il conto e Silverio decise di appendere il cappello al chiodo. Nella giornata di lunedì, dopo una ventina di giorni di ricovero, la brutta notizia per la sua città. Tante le persone che hanno rivolto attestati di stima per il lavoro di Cineri, anche Lamberto Fabbri che sottolinea quanto “Silverio non era stato solo un grande chef ma anche era una persona di rara generosità. Nel suo ristorante di Bologna, dalla cantina, come suo solito, rifornita dei vini più pregiati del pianeta, ai tavoli vedevi personaggi famosi, dell’alta finanza e dello spettacolo, ma anche amici, spesso artisti ai quali, seppur squattrinati, serviva pietanze e vini, accettando in pagamento quadri o qualche schizzo”. Anche il sindaco Massimo Isola, in un post pubblicato sulla sua pagina social istituzionale, ha voluto salutato Silverio Cineri come “personaggio che aveva dato, attraverso il suo lavoro, grande lustro alla città”. I funerali di Silverio Cineri si svolgeranno giovedì, con partenza dalla camera mortuaria dell’ospedale di Faenza alle 10,30 per la chiesa del cimitero di Faenza dell’Osservanza.

a.v.