Una comunità unita. Gli ortodossi rumeni del patriarcato di Bucarest ne faentino sono in tutto un migliaio. Guidati da padre Alexandru Stavrica, si ritrovano per le loro celebrazioni alla chiesa di San Rocco. Pur in forma ridotta, la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è stata l’occasione per rinsaldare legami in questo tempo di pandemia. Padre Alexandru è arrivato in Italia nel 2011. Con lui approfondiamo la storia di questa comunità.

Con quale spirito avete vissuto questa Settimana di preghiera?
È sempre bello incontrarci con le altre comunità cristiane e sarebbe importante incentivare ancora di più queste occasioni. A Faenza ci siamo sempre sentiti accolti e ringraziamo i vescovi Mario e Claudio per l’ospitalità.

Ci racconti della sua comunità.
In tutto siamo 200 parrocchie in Italia. La nostra, nata nel 2011, è un punto di riferimento anche per altre realtà, come Brisighella, Russi e Cotignola. Oltre alle nostre celebrazioni, la domenica portiamo avanti il catechismo per i bambini e cerchiamo di promuovere anche tante attività sportive e ludiche. Inoltre facciamo da collante per i cittadini rumeni nell’organizzazione di iniziative o per supportarci a vicenda. Essendo a San Rocco, partecipiamo poi sempre con piacere alla festa del Rione Verde di novembre. Organizziamo tanti incontri anche con le scuole per presentare il nostro culto.

Entrando nella vostra chiesa sono di grande impatto l’oro e l’iconostasi.
Delimita lo spazio più sacro, detto presbiterio, a cui hanno accesso solo i religiosi. L’iconostasi che abbiamo a San Rocco è arrivata direttamente dalla Romania ed è stata realizzata grazie al supporto della nostra comunità.
La presenza dell’oro è per omaggiare Dio con il materiale più prezioso.

Come affrontate questo tempo di pandemia?
Abbiamo cercato di restare uniti. Le difficoltà sono state tante, ma questo periodo ci ha permesso di ritornare a Dio, di capire dove indirizzare la nostra vita, che non è solo materiale. Questo periodo ha infatti offerto molte opportunità per pregare e meditare.

Cosa serve in questo tempo?
La preghiera. Senza preghiera non si fa niente e non possiamo ottenere il supporto dello Spirito Santo. La preghiera è la cosa più importante.