Alessandro e Stella, 24 anni, sono i due ragazzi di Bagnacavallo che partiranno alla fine del mese per la Tanzania. Raggiungeranno Anna, Sheela e Augusto a Mwanza dove Ami, Amici mondo indiviso, gestisce uno studentato e aiuta ragazze tanzaniane povere a studiare all’università per diventare medico, infermiere, tecnico di laboratorio, radiologo. Il progetto ha l’obiettivo di aiutare le ragazze a raggiungere l’indipendenza economica grazie al lavoro e, allo stesso tempo, a formare professionisti sanitari, indispensabili in Tanzania. Alessandro e Stella hanno ricevuto il mandato missionario domenica scorsa, 13 febbraio, a Bagnacavallo, momento che ha segnato la fine del percorso di formazione, a cura delle missionarie dell’Associazione Missionaria Internazionale, che li ha accompagnati in questi mesi.

I due giovani saranno in servizio in uno studentato per ragazze

Stella, nel 2019, aveva già fatto esperienza di servizio in Tanzania per un mese partendo con un gruppo di giovani della nostra diocesi (Gruppo mese). Nella primavera scorsa, sentendosi con Anna, ha scoperto che Ami era alla ricerca di una ragazza logista che desse una mano a Mwanza. Parlandone, insieme ad Alessandro, si sono accorti che il ruolo richiesto era «… l’unione delle nostre abilità. Così, mettendo insieme le cose che possiamo offrire, abbiamo maturato la scelta. Questa serie di coincidenze ci ha portato a pensare che questa fosse la strada giusta per noi». I dubbi e le incertezze ci sono stati, specialmente dal punto di vista lavorativo. Stella finiva un percorso di studi che le avrebbe permesso di avere opportunità dirette, date dalla scuola. «Alessandro aveva un lavoro a tempo indeterminato e lasciare un contratto così oggi giorno è una grande scommessa, bisognava farci i conti».

Quello che li ha rincuorati, ci raccontano, è che rimanere a Bagnacavallo e intraprendere un percorso di vita più normale non li avrebbe resi felici: «Noi vedevamo un futuro in cui abbiamo bisogno di avventura, di uscire e di sperimentare». Stella e Alessandro per i prossimi due anni vivranno in Tanzania, presso lo studentato dove sono ospitate le ragazze che frequentano l’università. Lì avranno due ruoli un po’ diversi. «Alessandro si occuperà della parte amministrativa e della contabilità, mentre il mio sarà più un ruolo di accompagnamento delle ragazze, vivere con loro e ascoltare i loro bisogni. Là è come se fosse una famiglia allargata, fatta di trenta, trentacinque persone, che deve essere organizzata giornalmente. Noi supporteremo Anna, Sheela e Augusto nel loro ruolo di genitori», ci racconta Stella. La routine, le responsabilità quotidiane e i ritmi di vita cambieranno una volta arrivati a Mwanza, e non solo, anche il contesto, la lingua che si parla e le abitudini saranno diverse. «Sappiamo che cambieranno tante cose, ma non sappiamo come le riceveremo noi, per questo siamo aperti a integrarci e adattarci».

“Saremo testimoni della fede”

Alessandro e Stella si sentono pronti per fare in Tanzania «un servizio umanitario. Aiutare qualcuno che non ha avuto le nostre stesse possibilità nella vita è qualcosa che ha sempre premurato entrambi, anche al di fuori della fede, è una nostra sensibilità». Il percorso di formazione con le missionarie li ha aiutati anche a capire cosa voglia dire essere testimoni e a far germogliare quel seme che già avevano dentro. «Noi andiamo là per essere testimoni della fede che abbiamo e dell’amore che abbiamo ricevuto e che possiamo donare agli altri». Per loro questa opportunità è una manifestazione di fede: «è arrivata in un momento della vita in cui avevamo bisogno che succedesse qualcosa. In più, le nostre doti, i nostri doni, erano richiesti. Ci è stata mostrata una strada».

Il progetto dello studentato comincia nel 2012, con la ricerca di ragazze brave a scuola, che vogliano studiare professioni socio-sanitarie ma non ne abbiano i mezzi economici, dando loro le possibilità di vivere insieme in uno studentato inaugurato nel 2015. La struttura può ospitare fino a quaranta ragazze. Scopri il progetto Un nuovo dottore per l’Africa su www.amici-mondo-indiviso.org o chiamaci allo 0546 29846