Il 12 ottobre 2018 ci ha lasciato inaspettatamente Giuseppina Zoli di Faenza, «Pinuccia», come tutti amavano chiamarla. Impavida sul trattore in campagna, molto legata alla sua terra, escursionista, crocerossina, rumorosamente allegra. E molto generosa.

Proprio grazie a quella sua generosità, il Comitato di Amicizia di Faenza, in collaborazione col gruppo del «Mercatino» di Modigliana, ha raccolto i fondi necessari per permettere la costruzione di una nuova scuola media e scuole superiori a Diabo, in Burkina Faso (Africa). La scuola è stata intitolata proprio a Giuseppina Zoli.

Don Pierre Kiema, parroco a Diabo, scrive: «lunedì 4 ottobre 2021, abbiamo inaugurato e benedetto la nuova scuola media e le scuole superiori di Diabo, che abbiamo intitolato a Giuseppina Zoli. Gli alunni iscritti in prima media sono 45, in seconda media 25, e in seconda superiore abbiamo 20 alunni iscritti. Ci sono alunni che vengono da fuori Diabo, sia perché i genitori provengono da altrove, sia perché nelle città vicine, non c’è più posto per loro, nelle scuole.

Lunedì scorso sono iniziate le lezioni e ci aspettiamo che altri alunni arrivino e si iscrivano. La direzione regionale dell’educazione del Burkina Faso è venuta in visita alla nostra scuola ed è rimasta soddisfatta della qualità dell’insegnamento e dell’organizzazione del nostro istituto. Inoltre, è arrivato il container con i vestiti, materiale agricolo e tanto altro! Grazie per tutto agli amici di Modigliana e di Faenza».

Il gruppo del Comitato di Amicizia di Modigliana che anima il «Mercatino» ringrazia la parrocchia, i volontari e collaboratori. Inoltre, sia a Modigliana che a Tredozio, un grazie a tutti coloro che hanno donato vestiti, scarpe, oggetti; materiale vario che si è potuto spedire tramite container a don Pierre Kiema a Diabo! E come si evince dalla sua lettera, è arrivato a destinazione con grande soddisfazione dei riceventi.

Una bella storia che orgogliosamente raccontiamo in questo mese missionario. Tempo in cui ci sentiamo un po’ protagonisti con gesti di condivisione che vogliamo continuino a realizzarsi.

Roberta Tomba