#168 GUERRA E PASS – In Afghanistan le scuole riapriranno, ma solo per i ragazzi. In una prigione di Kabul, fino a ieri succursale americana di Guantanamo, i talebani sono i nuovi carcerieri. Negli USA una donna rifiuta il vaccino anti-Covid citando studi biblici reperiti su internet, mentre in Germania Facebook cancella 150 account di negazionisti violenti. Sulle nostre TV una giornalista si chiede se l’ondata di femminicidi non sia legata a uomini portati all’esasperazione: lapidata sui social, torna in TV per giustificarsi. “Siamo in guerra”, – dicevamo della pandemia, – e vinceremo insieme”. Ma ci illudevamo: la guerra non unisce, neppure se il nemico è comune. Rivestirla di giustizia e libertà non ci rende eroi. Perché la guerra non insegna, se non a uccidere e distruggere. E al momento di ricostruire ciascuno grida la propria legge, e la guerra “giusta” diventa guerra di religione. Ripenso a “Imagine” di John Lennon, a quel mondo senza fame né possesso, senza confini né religioni. Chi ci ha provato, però, ha finito per portare altra guerra. Perché è più facile immaginare di eliminare le “scuse” della guerra, che sradicare l’idea di “guerra” dall’Umanità. Un mondo senza Inferno o Paradiso… ma ci pensate? A un mondo senza Dante?
a cura di Claudio di Filippo