Via plastica e imballaggi. Al loro posto una pellicola bio capace di proteggere gli alimenti e prolungare la durata di prodotti freschi. Al banco del supermercato sarà così possibile comprare mozzarella in packaging sostenibili e naturali senza bisogno di salamoia. A casa, invece, la mezza mela rimasta dopo pranzo può essere conservata attraverso uno spray ricavato dalle bucce di scarto delle pesche o da vegetali. Le basi per promuovere un nuovo approccio all’economia circolare si stanno gettando in Romagna, grazie alla startup Iuv che dal 2019 ha sede all’interno dell’incubatore di impresa Romagna Tech di Faenza.

La startup Iuv ha sede all’interno dell’incubatore Romagna Tech di Faenza

La giovane azienda è arrivata qui da Pistoia dopo aver ottenuto un riconoscimento al Premio Marzotto sull’innovazione. Il team è guidato dal ricercatore 27enne Cosimo Palopoli che ha sviluppato l’idea fin dai tempi del liceo. La rivoluzione del packaging parte da un’idea efficace e semplice come l’uovo di Colombo: rivestimenti realizzati con componenti naturali in grado di prevenire la comparsa di muffe, lieviti e batteri, prolungando la “vita sullo scaffale” degli alimenti. E proprio per questo il marchio, per cui Iuv ha deposto il brevetto, ha il nome di Columbus Egg. «Superiamo il concetto di bioplastica a favore del concetto del ‘naturamero’ – spiega Palopoli -. Cioè un materiale innovativo, sostenibile, commestibile ricavato da fonti di origine naturale e scarti della filiera, come per esempio le bucce delle pesche per la produzione di succhi di frutta o le micro-alghe. Una nuova tipologia di polimero che rispetti totalmente la natura».

Non solo alimentare, il progetto vuole espandersi a tutte le tipologie di prodotti

Prodotti come la mozzarella possono così essere rivestiti con questa pellicola al cento per cento naturale. Aumenta così il periodo di conservazione e i prodotti possono essere esportati in tutto il mondo senza surgelazione, imballaggi o conservanti ulteriori come la salamoia, valorizzando ancor di più le qualità organolettiche. «Oltre a questo progetto – aggiunge Palopoli – vogliamo portare sul mercato anche rivestimenti bio alternativi alla plastica che trovino applicazione nel comparto della cosmesi e della cura della casa». Dallo shampoo alla possibilità di avere in casa delle bottiglie spray refill da utilizzare per conservare il cibo avanzato, le applicazioni sono innumerevoli. Da qui nasce l’accordo pluriennale che Iuv ha sottoscritto con Tozzi Green, uno dei principali gruppi italiani nel settore delle energie rinnovabili e nell’elettrificazione rurale.

FAST FASHION SUP
La startup Iuv sta sviluppando imballaggi al 100% naturali validi per tutti i settori.

L’accordo con Tozzi Green

Un accordo che arriva «dopo un anno e mezzo di grande sacrificio – commenta Palopoli –. A causa della pandemia la scalabilità del progetto si era bloccata e non ci sono stati aiuti economici specifici per realtà come la nostra startup innovativa. Questo ci ha fatto rischiare di abbandonare il progetto, ma da gennaio di quest’anno le cose sono cambiate e l’accordo con Tozzi Green ci sono le basi per dare vita a un distretto virtuoso dell’economia circolare dalla forte scalabilità, ci rivolgiamo tanto alle microimprese quanto alla Gdo». Essere green come stile d’impresa, prima ancora che apparire tali. «Il sogno da cui è partito Iuv, fin dal liceo – conclude Palopoli – è stato pensare al futuro delle nuove generazioni e al benessere del pianeta».

Samuele Marchi