Non è solo una corsa di cavalli. Sono anche le giornate passate a organizzare gli eventi del mese del Palio, l’affiatamento che si crea nelle serate rionali, l’allenamento in vista delle competizioni. Il cammino verso il ritorno a una piena normalità è ancora lungo, ma con la definizione del programma della manifestazione il mondo del Palio vede ora i prossimi mesi da un’altra prospettiva.
Nicolò Benedetti, campione italiano di bandiera, rionale del Giallo e presidente della Commissione comunale dedicata al Palio racconta come questo mondo si sta preparando a tornare protagonista.
Nicolò Benedetti: “Il Palio a luglio è sicuramente atipico ma gli ingredienti perchè sia vero Palio ci sono tutti. Nelle sedi rionali il clima è euforico”
«Il Palio a luglio è sicuramente qualcosa di atipico – spiega Benedetti – ma gli ingredienti perché sia un vero Palio ci sono tutti: gli eventi che ricominciano nelle sedi rionali, la sfilata, la giostra con il pubblico seppur limitato. È stato bello vedere il Rione riempirsi di nuovo di tavole, sedie e soprattutto tanti rionali tornati a frequentarlo. Un cambio di passo incredibile: si è passati in dieci giorni dalla desolazione a un clima euforico, tanto nell’organizzazione quanto nella convivialità».
Per quanto riguarda l’aspetto sportivo «Non è stato un anno facile – commenta -. L’ultimo torneo dal vivo sono stati i campionati italiani di settembre 2019. È stato un periodo difficile, anche perché i più giovani rischiano di disaffezionarsi e di perdere stimoli. Per uno sportivo non avere un obiettivo o un torneo nel quale esibirsi significa tanto».
E da qui il valore di avere ora una data, a settembre, nella quale torneranno in scena le bandiere. «Sarà strano vedere le gare delle bandiere slegate dalla giostra, ma questa novità non mi dispiace: in questo modo ho la possibilità di godermi appieno le settimane del Palio senza essere “distratto” dalle mie gare. Abbiamo iniziato ad allenarci da un mese, a riprendere ritmo. Siamo fortunati, ci sono città d’Italia come Ferrara che invece hanno deciso di non fare gare».
Samuele Marchi