Un’infanzia tranquilla in una famiglia della campagna di Russi, in casa di Stefano Babini e Antonia Banzola, ancora viventi.

Maria Gabriella e Maria Angela, classe 1963 e 1964, non hanno particolari progetti per il futuro «men che meno – dice suor Maria Angela – pensavamo di farci suore». Respirano la convinta fede dei genitori e se ne fanno partecipi loro stesse. «Siamo cresciute in una famiglia cristiana dove gli impegni di vita e l’impostazione quotidiana erano conformi al Vangelo, dando il primato a Dio – dice Maria Gabriella -. Ero consapevole che non tutti impostavano così la loro vita, quindi mi impegnavo a difendere questi valori, per me importanti, come l’aria che si respira». Poi la vita parrocchiale, la catechesi e i campi estivi, con il parroco don Silvano Montevecchi e il cappellano don Tarcisio Dalle Fabbriche. E c’era anche don Gian Domenico Gordini. Ed è durante l’adolescenza che, dice Maria Angela, «ho iniziato a chiedere aiuto al Signore per riuscire a realizzarmi nella vita».

Poi, con amici, si parte in auto per la ex Jugoslavia. «Tornate a casa, – racconta Maria Gabriella – abbiamo iniziato a vivere i messaggi della Madonna di Medjugorje, digiuno a pane e acqua al venerdì, sette Pater, Ave e Gloria e Messa anche durante le settimana». Un legame che continua ancora oggi. «Continuiamo a seguire i Messaggi. – dice Maria Gabriella -. L’anno scorso era in programma un pellegrinaggio con le giovani, ma causa il Covid è stato annullato».

Poco dopo quel primo viaggio, avvenne l’incontro con l’allora parroco di Godo che era il fondatore dell’Opus Mariae Reginae. Il tempo di conoscere il carisma di questa realtà («Dopo aver avuto diversi colloqui con il padre fondatore ho compreso che il Signore mi chiamava a seguirlo nell’O.M.R.», dice Maria Gabriella) e a distanza di un anno, 1985 e 1986, le due sorelle lasciano il fratello Andrea e i genitori e raggiungono la congregazione. Entrambe, presso la Scuola Magistrale “San Francesco” di Fondi (LT), hanno poi conseguito il diploma di Abilitazione all’insegnamento nelle Scuole del Grado Preparatorio. E ancora entrambe, nel giorno dell’8 dicembre, Immacolata Concezione, sempre a distanza di un anno l’una dall’altra, emettono i voti perpetui (1989 e 1990).

La delicata e onerosa missione evangelizzatrice: salvare la donna con la donna

«Le religiose (sorelle) dell’Opus Mariae Reginae – spiega Maria Gabriella – svolgono la loro opera apostolica nel campo educativo, cominciando dai bimbi delle scuole dell’infanzia e, per il loro apostolato specifico, con le bambine, le adolescenti e le giovani negli Oratori femminili. La loro delicata e onerosa missione evangelizzatrice si riassume in questo obiettivo: ‘salvare la donna con la donna’.

Per questo gli Oratori femminili sono scuole di vita cristiana che si propongono di formare delle autentiche donne cristiane, dignitose nell’abbigliamento e nel comportamento, conformi allo spirito evangelico, nonché alla specifica e insostituibile indole femminile».

La Congregazione si propone una «missione educativa tra i bambini della Scuola dell’Infanzia – aggiunge Maria Angela – e le ragazze dell’Oratorio Femminile. Si semina ogni giorno del buon grano, il Padrone della messe farà crescere i frutti a suo tempo. Noi con la nostra preghiera e il nostro impegno continuiamo nella perseveranza e nella fiducia che il bene prima o poi fiorirà».

Nel chiedere di ricordi legati a Russi, Maria Angela ci parla di due anni fa. Recatasi a Gaeta a casa di una ragazza che frequenta l’Oratorio di Formia, il padre di lei le parlò di una sua passione per vecchie medaglie e monete. E fra le altre le mostrò una medaglia acquistata in internet perché gli era parsa bella.

Nel vederla Maria Gabriella chiede se l’uomo conoscesse le due beate in essa ritratte, e Russi, il paese citato. Al suo no, lei lo informò di essere proprio di Russi e che quelle due erano le beate Margherita e Gentile. Udita la combinazione, quell’uomo le fece dono della medaglia. Sottolineando che era anche un modo per ringraziarla del servizio come religiosa.

«E ora – conclude lei – questa medaglia viaggia sempre con me, nel borsellino».

Ogni anno, nel cuore dell’estate, per qualche giorno fanno ritorno a casa per un saluto alla famiglia e agli amici. Ma quella medaglia è davvero un collegamento costante nel segno di scelte che restano e che, addirittura, attraversano i secoli.

Attualmente suor Gabriella si trova nella Casa Generalizia della Congregazione a Formia dove svolge la missione di vicaria generale oltre che responsabile del locale Oratorio Femminile.

Suor Maria Angela, invece, vive in una casa della Congregazione a Fondi e svolge la sua missione educativa tra i bambini della Scuola dell’Infanzia e le ragazze dell’Oratorio Femminile.

a cura di Giulio Donati