Nei giorni successivi al Natale, il centro di Faenza ha ospitato un’iniziativa di informazione e dialogo promossa dal sindacato UGL Salute, rivolta alla cittadinanza e agli operatori del settore sanitario.

Un impegno costante sul tema delle aggressioni

Il 26 e il 27 dicembre, in piazza della Libertà a Faenza, è stato attivo un banchetto informativo di UGL Salute, punto di riferimento per quanti hanno voluto conoscere più da vicino le attività sindacali e le iniziative promosse sul territorio. Numerose le persone che si sono fermate per richiedere informazioni e confrontarsi sui temi legati alla tutela dei lavoratori della sanità.

Nel corso delle due giornate è stata presente Giovanna Fabbri, sindacalista e organizzatrice dell’evento «Chi salva vite non può rischiare la propria», in programma a Faenza il 23 gennaio 2026. L’iniziativa sarà dedicata al tema delle aggressioni ai danni degli operatori sanitari, un argomento di grande attualità sul quale UGL Salute manifesta da tempo un forte impegno.

Come sottolineato dal sindacato, «proteggere chi cura è un dovere collettivo. Ogni aggressione agli operatori sanitari è un’aggressione all’intero sistema di assistenza e ai diritti fondamentali delle persone». Un messaggio che ha accompagnato l’intera iniziativa in piazza, favorendo momenti di dialogo e riflessione.

La distribuzione degli inviti e l’attenzione del pubblico

Durante le giornate del 26 e 27 dicembre sono stati inoltre distribuiti gli inviti per la serata informativa del 23 gennaio 2026, iniziativa che ha suscitato particolare interesse e attenzione. Un percorso sostenuto anche dal segretario nazionale Gianluca Giuliano, da sempre in prima linea sul tema della sicurezza degli operatori sanitari.

Le parole di Giovanna Fabbri

A intervenire è stata Giovanna Fabbri, che ha spiegato le motivazioni del proprio impegno sindacale:
«Ho voluto fortemente far parte di questo sindacato perché sono dalla parte del lavoratore: il lavoratore deve essere tutelato. Anche se, nelle emergenze, possono emergere ansia, nervosismo o frustrazione dovute a lunghe attese o difficoltà nelle prenotazioni, certi comportamenti non sono mai giustificabili. Dobbiamo ricordare che dall’altra parte c’è sempre un operatore che lavora per aiutarci».

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La sindacalista ha poi richiamato l’importanza della sensibilizzazione, soprattutto nel periodo delle festività:
«Ho scelto di far parte del sindacato per sostenere i lavoratori e sensibilizzare le persone. In questi giorni di festa, momenti di pausa e riflessione, ho voluto invitare gli utenti alla serata del 23 gennaio 2026 contro le aggressioni agli operatori sanitari. Ognuno di noi può e deve contribuire a mantenere un clima sereno».