Promozione, valorizzazione e salvaguardia del patrimonio artistico: sono questi i principi che guidano da anni l’attività della Pro Loco Faenza e che oggi trovano nuova applicazione nel finanziamento del restauro di un dipinto cinquecentesco di Barbara Longhi, conservato nei depositi del Museo Diocesano di Faenza.
Un restauro reso possibile dall’impegno associativo
La Pro Loco Faenza finanzierà il restauro di un dipinto di Barbara Longhi (Ravenna 1552 – 1638), artista di primo piano del Rinascimento romagnolo. Le risorse destinate all’intervento provengono, come già avvenuto in passato, dalle erogazioni raccolte dall’associazione, in particolare attraverso le visite guidate culturali organizzate quasi tutto l’anno, nei sabati pomeriggio di primavera e autunno.
Un’azione che si inserisce pienamente nelle finalità statutarie della Pro Loco, volte alla promozione e valorizzazione delle bellezze storico-artistiche del territorio, ma anche alla loro concreta tutela attraverso interventi di conservazione.
Un impegno costante per il centro storico
Nel corso degli anni la Pro Loco Faenza ha contribuito al recupero di numerosi beni del centro storico cittadino. Tra questi si ricordano i due capitelli medievali del Voltone dei Beccai, restaurati nel 2015, la colonna con croce viaria di piazza Giangrandi, la lapide della Convenzione Faentina del 1598 sulla facciata del Duomo, la decorazione murale di via Zuffe con una rara pubblicità ottocentesca degli spettacoli teatrali, lo stemma del vescovo Giuseppe Battaglia sulla porta della chiesa dei Caduti (San Bartolomeo) e la celebre tempera di Romolo Liverani raffigurante il Voltone Molinella, conservata in Pinacoteca Comunale.
Dall’alluvione al ritorno alla missione originaria
I drammatici eventi dell’alluvione del 2023 avevano imposto un temporaneo cambio di rotta, con la sospensione degli interventi di restauro a favore di due donazioni destinate a istituti culturali e sportivi danneggiati. Oggi, superata l’emergenza più acuta, la Pro Loco può tornare alla propria missione originaria di tutela del patrimonio storico-artistico.
Barbara Longhi, una grande pittrice del Rinascimento
Pur non potendo affrontare restauri monumentali, l’associazione riesce a offrire un contributo significativo, anche perché l’opera scelta, pur di dimensioni contenute, è di grande valore artistico. Barbara Longhi, figlia del pittore ravennate Luca Longhi e sorella del pittore Francesco, appartiene a una vera e propria dinastia artistica ed è lodata da Giorgio Vasari e dai suoi contemporanei.
Il suo volto è noto anche grazie all’affresco delle Nozze di Cana, che occupa un’intera parete dell’ex refettorio dei monaci Classensi a Ravenna, oggi aula magna della Biblioteca Classense, dove l’artista è raffigurata in primo piano con uno sguardo dolce e penetrante rivolto allo spettatore.
Un’opera che tornerà visibile al pubblico
Il dipinto oggetto del restauro è un olio su tela di 97 x 70 centimetri, raffigurante la Madonna con un libro in mano, il Bambino e san Giovannino. Al termine dell’intervento conservativo, l’opera sarà esposta al pubblico nel Museo Diocesano di Faenza, contribuendo ad arricchire ulteriormente quello che si conferma come uno scrigno prezioso di arte e spiritualità per la diocesi di Faenza-Modigliana.














