Le forti piogge cadute nei giorni scorsi hanno riportato al centro dell’attenzione pubblica il tema della sicurezza idrologica, sollevando interrogativi e richieste di intervento da parte del mondo politico e istituzionale.

“Si preferisce cercare capri espiatori anziché adottare soluzioni concrete”

Nei giorni delle festività natalizie, due giornate consecutive di precipitazioni intense hanno fatto temere il peggio. Secondo quanto evidenziato dai consiglieri Cristina Alpi e Gabriele Padovani di Area Liberale, il territorio si sarebbe trovato «ad un passo dall’alluvione».

I consiglieri si fanno portavoce di “una preoccupazione diffusa tra i cittadini: cosa sarebbe accaduto se le piogge fossero proseguite anche il giorno successivo?”

Un interrogativo che apre ad una riflessione più ampia sulla gestione del rischio idraulico e fa emergere secondo gli esponenti Area Liberale, “la sensazione che manchino risposte operative adeguate e che la Regione cerchi capri espiatori e responsabilità esterne piuttosto che mettere in campo soluzioni concrete e strutturali.”

PIENA FIUME MARZENO
Il torrente Marzeno in piena

Le casse di espansione come priorità

Al centro dell’intervento c’è il tema delle casse di espansione, opere annunciate da tempo e ritenute ormai indispensabili per evitare che ogni fase di maltempo si trasformi in un’emergenza. Padovani e Alpi sottolineano come sia «necessario agire subito e sviluppare strategie a lungo termine, indipendentemente dalle origini del problema iniziale.»

Secondo i consiglieri, la mancanza di una chiara assunzione di responsabilità e di un impegno concreto sul piano operativo rappresenta uno dei nodi principali della questione. La sicurezza idrologica, affermano, non può essere affrontata solo dopo ogni episodio critico, ma richiede scelte strutturali e continuative.

L’appello alle autorità competenti

Da qui l’invito rivolto a tutte le autorità competenti ad agire con tempestività. L’esperienza vissuta durante il periodo natalizio, con l’ansia diffusa di una possibile evacuazione, viene indicata come un segnale che non può essere ignorato. «Non si può passare – concludono i consigliere – anche il giorno di Natale con la preoccupazione di dover lasciare la propria casa».