Una storia rimasta a lungo ai margini della memoria collettiva è tornata alla luce grazie a un libro che racconta la generosità di Modigliana durante la Prima guerra mondiale, quando il paese accolse per oltre due anni decine di profughi friulani in fuga dal conflitto.
La presentazione nella sala del Consiglio comunale di Resia
Domenica 7 dicembre sera, presso la sala del Consiglio comunale di Resia, in Friuli, è stato presentato il libro scritto da Cesare Samorì 1917. Fuga dal Nord-Est – Generosità modiglianese. Un’occasione significativa per ricostruire quanto accaduto 108 anni fa e ricordare una pagina di solidarietà che ha unito due comunità lontane geograficamente ma vicine nei valori.
L’accoglienza dei profughi dopo Caporetto
Nel 1917, a seguito della tragedia di Caporetto, oltre 500.000 friulani furono costretti a lasciare le proprie terre per trovare rifugio lontano dai fronti di guerra. In quel contesto, Modigliana accolse per più di due anni oltre 140 persone provenienti da Resia, piccolo comune friulano che oggi conta circa 940 abitanti.
Una storia riscoperta grazie alle testimonianze
Si tratta di una vicenda a lungo dimenticata, riportata alla luce dal libro di Cesare Samorì, nato dagli incontri avuti dall’autore durante i raduni degli Alpini. Le testimonianze raccolte lo hanno spinto ad avviare ricerche approfondite negli archivi anagrafici e parrocchiali di Modigliana, ricostruendo il percorso di una storia di solidarietà ritenuta giusto e doveroso ricordare.
Il legame tra Modigliana e Resia
Dopo la presentazione del volume avvenuta a Modigliana lo scorso 27 settembre, alla presenza di una delegazione di Alpini di Resia, era stato rivolto l’invito a presentare il libro nel comune friulano. Domenica 7 dicembre, Cesare Samorì, l’assessore Sabrina Samorì e il sindaco Jader Dardi sono stati accolti dalla sindaca Anna Micelli e dai rappresentanti delle associazioni locali.
Durante l’incontro, alcuni presenti hanno condiviso i ricordi dei loro nonni, che raccontavano dell’accoglienza e dell’ospitalità ricevute a Modigliana durante gli anni difficili della guerra.


Le parole del sindaco di Modigliana
«La presentazione del libro ha ripreso il filo di una storia dimenticata e ricostruito un legame fra due regioni del nostro Paese – ha dichiarato il sindaco Jader Dardi – unite da un atto concreto di solidarietà, ma è anche un modo per ricordare le brutture e i disastri che la guerra porta alla vita delle persone».
Il sindaco ha infine ringraziato «la sindaca Anna Micelli e la comunità di Resia per l’accoglienza ricevuta e per averci accompagnato nella visita all’originalissimo Museo degli arrotini».














