Diffuso il report Istat sugli incidenti mortali in Emilia-Romagna
Ravenna al primo posto in regione
I dati Istat 2024 per gli incidenti mortali, vedono Ravenna al primo posto in regione, in aumento rispetto al 2023, passa da 28 a 38 morti. Sono 1.737 incidenti che si sono verificati, con 2.261 feriti e per l’appunto, 38 vittime.
In Emilia-Romagna nel 2024 si sono verificati 16.758 incidenti stradali che hanno causato 273 morti e 21.632 feriti. Rispetto al 2023 il numero degli incidenti è rimasto stabile (-0,3%) così come quello dei feriti (-0,9%), mentre si registra un calo delle vittime del 2,2%, superiore al lieve decremento nazionale (-0,3%).
È quanto emerge dal report annuale dell’Istat diffuso oggi. Ma i dati regionali sono divisi a metà: il calo più significativo si registra a Bologna, dove i morti sono passati da 77 a 48 (-29 vittime, pari a -37,6 per cento), il miglior risultato tra tutte le province italiane.
In controtendenza invece la Romagna: Ravenna, passa da 28 a 38 morti (+10), Forlì-Cesena da 19 a 30 (+11) e Ferrara da 22 a 29 (+7).
Il tasso di mortalità
Il tasso di mortalità più alto della regione si registra a Ravenna con 9,8 decessi ogni 100mila abitanti, seguito da Ferrara con 8,5.
Nel lungo periodo, rispetto al 2010, il numero delle vittime mostra una contrazione del 31,9 per cento in Emilia-Romagna e del 26,3 per cento a livello nazionale. Tuttavia la regione resta lontana dagli obiettivi europei che prevedono il dimezzamento delle vittime entro il 2030 rispetto al 2019: serve ancora un calo del 27,6 per cento in cinque anni.
Il costo sociale dell’incidentalità stradale in Emilia-Romagna nel 2024 ammonta a 1,7 miliardi di euro, pari a 377 euro per ogni cittadino. Il 69,9% degli incidenti si è verificato su strade urbane, provocando il 41,8 per cento dei morti.
Molti gli incidenti di giorno, ma i mortali di notte
L’80,3% dei sinistri avviene tra le 8 e le 21, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati tra mezzanotte e le 3 del mattino con 5,5 morti ogni 100 incidenti contro una media di 1,6.
Venerdì e sabato notte concentrano il 48% delle vittime notturne.Tra le cause principali degli incidenti la guida distratta (30 per cento sulle strade extraurbane), la velocità eccessiva (10,6 per cento) e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (8,4 per cento).














