In occasione dell’81° Anniversario della Liberazione di Granarolo Faentino, avvenuta il 4 gennaio 1945, tre settimane dopo quella della città di Faenza, l’amministrazione comunale promuove un approfondimento storico.

Un incontro dedicato alla figura di Antonio Sordi

Domenica 4 gennaio 2026, alle ore 17, la Sala del Quartiere in Piazza Manfredi ospiterà l’incontro dal titolo “Antonio Sordi: il granarolese che fuggì due volte. Il dissenso antifascista tra polizia politica, schedature e confino”.

L’evento, parte della rassegna ‘I venerdì della Biblioteca, nasce dalla collaborazione con le realtà culturali locali e vedrà la partecipazione dello storico Mattia Randi (associazione Acsé).

Un percorso per riscoprire le figure degli oppositori del regime fascista nati nei sei comuni della Romagna Faentina

L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto Schedati. Biografie del dissenso antifascista nella Romagna Faentina, promosso dall’Unione della Romagna Faentina e dall’associazione Acsé, per tratteggiare e far riscoprire le figure degli oppositori del regime fascista nati nei sei comuni del comprensorio attraverso l’analisi dei fascicoli del Casellario Politico Centrale.

Ad oggi sono stati digitalizzati 93 fascicoli contenenti fotografie segnaletiche, rapporti di polizia e atti di sorveglianza. Questi materiali, oltre a essere presentati al pubblico, saranno presto protagonisti di percorsi didattici nelle scuole superiori del territorio.

Al centro dell’incontro la figura di Sordi, granarolese arrestato e costretto al confino

Al centro della serata verrà illustrata la figura di Antonio Sordi, operaio edile di Granarolo Faentino arrestato nel 1928 per offese a Mussolini. Sordi subì un lungo percorso repressivo che lo portò al confino a Ventotene, Rogliano e Sala Consilina da dove più volte tentò più volte la fuga, cercando di espatriare in Francia, prima di morire, durante lo stato di detenzione ad Aversa, il 3 marzo 1943, in circostanze ancora parzialmente ignote.

A ricostruire la sua vicenda umana e politica sarà Mattia Randi, studioso di storia locale e autore di numerosi saggi, tra cui i contributi alla Storia di Faenza (2018) e le monografie ‘Le epidemie nella storia di Faenza’ (2020) e ‘Donne di Faenza’ (2025).