Si moltiplicano le segnalazioni di furti e rapine sul territorio faentino, in questi primi giorni di dicembre. A essere colpiti sono soprattutto il forese e la prima periferia della città, come testimonia il colpo andato a segno alla Comet, dove i ladri hanno sottratto computer, dispositivi elettronici ed elettrodomestici per decine di migliaia di euro. Non è esente dal fenomeno però nemmeno il centro storico dove, il primo dicembre scorso, a finire nel mirino dei ladri è stato un chiosco in zona Porta Montanara. All’alba infatti il titolare ha sorpreso due malintenzionati all’interno dell’esercizio e ha subito allertato i Carabinieri. «I Carabinieri – spiega l’assessore alla Sicurezza Massimo Bosi – sono giunti sul posto in due minuti e mezzo, a riprova della presenza costante sul territorio e dell’operatività delle forze dell’ordine. Purtroppo, nel frattempo, c’è stata una reazione da parte del proprietario, sicuramente esasperato dai furti già tentati nei giorni precedenti, che però non è mai giustificabile e poteva portare a conseguenze ben peggiori».
Reati stabili rispetto al 2024
Questo episodio ha comunque portato l’amministrazione a sollecitare una nuova riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto. «In questa sede – continua Bosi – siamo tornati a chiedere attenzione verso il nostro territorio, perché è compito dell’amministrazione condividere criticità e preoccupazioni dei cittadini, con chi ha in capo l’ordine pubblico. Bisogna però sottolineare che i dati provinciali non indicano un’escalation di furti e rapine nel ravennate. Non vogliamo minimizzare ciò che è successo perché si sono verificati furti importanti, soprattutto ai danni di alcune attività commerciali però questi reati, rispetto al 2024, sono stabili e in due casi su tre i responsabili vengono individuati dalle forze dell’ordine. Quest’anno gli episodi hanno suscitato maggior clamore, anche a livello mediatico, forse perché si sono verificati tra la metà di novembre e l’inizio di dicembre, in un lasso di tempo molto ristretto».
Più controlli e servizi ad alto impatto
Il Comitato ha comunque optato per un rafforzamento dei controlli, in vista delle festività natalizie, periodo che notoriamente coincide con una recrudescenza dei furti. Entro la fine dell’anno il territorio della Romagna Faentina vedrà ancora dei servizi ad alto impatto, ovvero operazioni straordinarie delle forze dell’ordine, che svolgono massicci controlli in zone sensibili, con l’obiettivo di contrastare criminalità e degrado urbano. «Da maggio – prosegue l’assessore – sono stati disposti questi controlli aggiuntivi, coordinati dalla Questura ed è una misura che apprezziamo. Come Comune e Polizia Locale siamo sempre pronti a collaborare e lo testimonia il fatto che il sistema di videosorveglianza, che comprende anche i varchi targa, è sempre a disposizione delle forze dell’ordine, grazie al protocollo di utilizzo in vigore in tutta la Romagna Faentina».
Corso Garibaldi, parco Mita e stazione tra le zone più attenzionate
Tra le zone più attenzionate dalle forze dell’ordine c’è quella di corso Garibaldi e Parco Mita, spesso protagonista, come denunciato dai residenti, di episodi di illegalità e degrado. «Si tratta di un’area, su cui abbiamo chiesto maggiori controlli già a fine 2024, perché, a nostro avviso, non si stava facendo abbastanza. Abbiamo poi segnalato anche la zona della stazione, dove si sono verificate alcune risse tra giovanissimi ed è dunque giusto tenere alta la guardia». Un altro strumento per contrastare i reati predatori è l’app Fa Tam Tam e i relativi gruppi di controllo del vicinato. «Sul territorio sono attivi 28 gruppi, con oltre 2mila iscritti e le segnalazioni relative, ad esempio, alla presenza di persone o veicoli sospetti in una determinata zona, vengono inoltrate alla Polizia locale». Inizialmente i gruppi di vicinato si sono basati sui servizi di messaggistica tradizionale ma nel 2023 è stata presentata l’app e «ora si punta a convogliare le liste di vicinato in un’unica applicazione. A oggi poco meno della metà delle persone che facevano parte del ‘vecchio’ controllo di vicinato hanno deciso di migrare ed è per questo che il sistema precedente è tutt’ora attivo. Nel 2026 però- conclude – con l’arrivo del nuovo comandante della Polizia locale, riprenderemo gli incontri nei quartieri e nelle frazioni per presentare l’applicazione e incentivare il suo utilizzo».
Samuele Bondi














