La Regione assegna 5,7 milioni di euro alle aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per sicurezza sul lavoro e benessere dei dipendenti. L’Ausl Romagna riceve 1,3 milioni per progetti locali e formazione, prevenzione delle aggressioni, supporto psicologico e corretti stili di vita
I contributi in Romagna
Ravenna riceve un sostegno importante dalla Regione: l’Ausl Romagna potrà contare su 1.314.434,26 euro per progetti dedicati alla sicurezza e alla salute sul lavoro. Complessivamente, le aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna vedranno assegnati oltre 5,7 milioni di euro (5.742.646,03) per iniziative mirate alla prevenzione, alla tutela della salute e al benessere dei lavoratori e delle lavoratrici.
Di questi, 4 milioni di euro finanzieranno progetti locali, mentre i restanti 1,7 milioni sosterranno il Sistema di prevenzione regionale. Tra i beneficiari, oltre a Ravenna, ci sono Bologna (1.001.566,07 euro), Modena (1.017.805,14), Reggio Emilia (673.084,07), Parma (489.945,13), Piacenza (454.388,75), Ferrara (307.950,54) e Imola (383.472,07), oltre ad altre piccole realtà.
«Con questo investimento, ci impegniamo ulteriormente a diffondere una cultura della sicurezza che non si riduca a un adempimento normativo, ma si concentri sui valori di responsabilità e piena consapevolezza – sottolineano l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, e l’assessore al Lavoro, Giovanni Paglia -. Puntare sulla formazione, l’informazione, gli strumenti adeguati e sul potenziamento dei controlli non solo riduce i rischi e previene incidenti e malattie professionali, ma migliora anche la qualità della vita dentro e fuori il lavoro. È così che si genera benessere, produttività e sostenibilità nel lungo periodo».
Progetti e prevenzione
I progetti finanziati spaziano dalla prevenzione delle aggressioni al personale sanitario al supporto psicologico per disagi professionali, dalla vigilanza aggiuntiva per attività a maggior rischio ai controlli in orari non convenzionali. Sono previste azioni formative e informative su sicurezza e salute sul lavoro, prevenzione di infortuni stradali durante il servizio, promozione di stili di vita sani, con attenzione all’alimentazione dei turnisti, prevenzione del burn-out nelle carceri e monitoraggio delle neoplasie occupazionali in raccordo con il registro tumori.
Tutte le iniziative dovranno essere completate entro il 31 dicembre 2028. L’obiettivo della Regione è chiaro: aumentare la sicurezza, migliorare la prevenzione e diffondere una cultura della salute e del benessere sul lavoro, coinvolgendo tutte le aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna. «Siamo al fianco delle aziende sanitarie che ogni giorno costruiscono una cultura della sicurezza, della prevenzione e della salute sempre più consapevole», concludono Fabi e Paglia.














