Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno». È a partire da questo messaggio, pronunciato da papa Leone XIV durante l’omelia della Messa per il Giubileo dei Giovani a Tor Vergata lo scorso 3 agosto, che ha tratto ispirazione l’organizzazione dell’edizione 2025 di Giovani a Gamogna, lo storico evento che la Pastorale Giovanile, dalla fine degli anni ’90, propone a tutti i ragazzi e ragazze della nostra Diocesi come appuntamento per aprire il nuovo anno pastorale. Dopo l’edizione 2024 saltata a causa dell’ondata di maltempo che colpì la Romagna nel mese di settembre, quest’anno l’evento è stato riproposto anche con lo scopo di essere un ritrovo per tutti i ragazzi e le ragazze che quest’estate hanno partecipato con la Diocesi al Giubileo dei Giovani a Roma.
Una 24 ore (dal pomeriggio del sabato a quello della domenica) che ha visto un’ampissima partecipazione: nelle giornate dell’11 e 12 ottobre sono stati infatti circa 130 i giovani che hanno percorso il sentiero che da Ponte della Valle di Lutirano conduce fino all’Eremo, fondato quasi mille anni fa (nel 1053) da san Pier Damiani e dedicato a San Barnaba.

Il Rosario per la pace

Dopo la salita, è stata subito rispettata la tradizione dell’accoglienza dei pellegrini con ciambella e vino, a cui è seguita la cena: poi abbiamo raccolto l’invito di papa Leone che ha chiesto a tutti la partecipazione alla recita del “Rosario per la pace”, fortemente voluto dal Pontefice per ribadire un deciso “no” a qualsiasi guerra, per invocare la pace in tutto il mondo e per ricordare anche l’apertura del Concilio Vaticano II, avvenuta proprio l’11 ottobre 1962.

«Il futuro della nostra Chiesa»

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Immancabile la proposta dell’Adorazione Eucaristica notturna, conclusa dalla celebrazione della Santa Messa presieduta dal vicario generale della Diocesi, don Michele Morandi, il quale ha esortato i giovani presenti a vivere con entusiasmo il loro rapporto di amicizia con il Signore Gesù, ricordandosi di essere «il futuro della nostra Chiesa» e ringraziando tutti i presenti. A seguire un’abbondante colazione prima di una serie di lavori e attività, fra cui la risistemazione di alcuni ambienti, lo sfalcio e il taglio di erba e rovi presenti nelle zone circostanti l’Eremo, l’accatastamento di vari quintali di legna e la condivisione su vari temi di fede guidata e proposta dalle Monache della Fraternità di Gerusalemme presenti a Gamogna che ringraziamo sentitamente per l’accoglienza e l’impegno. Non è mancato un abbondante pranzo, al cui termine sono seguiti i consueti inviti da parte delle équipe dell’area “Giovani e Vocazioni” diocesana agli eventi previsti per l’anno pastorale 2025-26. Non posso concludere senza un plauso a tutta l’équipe di Pastorale Giovanile che ha saputo ben coordinare i vari momenti di questa edizione diGiovani a Gamogna così ben riuscita.

Mattia Brienza