“Ci dobbiamo preparare per lavorare in anticipo per un’eventuale nuova pandemia”

Occorre prevenire gli eventi. Investimento da tre milioni di euro

“Dobbiamo prevenire gli eventi e non c’è Intelligenza artificiale che ci possa aiutare”. L’ha detto oggi l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, al laboratorio analisi di Pievesestina dove sono stati inaugurati nuovi laboratori di sequenziamento Ngs (Next generation sequencing) grazie a un finanziamento di tre milioni di euro da parte della Regione.

Pievesestina come hub regionale di pathogen discovery

Grazie a queste nuove strumentazioni l’Unità operativa di Microbiologia della Romagna che trova sede a Pievesestina è ora hub regionale per pathogen discovery (individuazione di agenti patogeni). Quest’ultimo rappresenta un importante strumento diagnostico complementare. Il metodo si è rivelato utile in casi critici quali meningiti a eziologia (cause) sconosciuta, endocarditi con emoculture negative, polmoniti refrattarie alla terapia empirica, infezioni in pazienti immunocompressi e infezioni associate a protesi ortopediche o valvolari.

Sambri (direttore del laboratorio): “Diagnostichiamo in anticipo malattie infettive”

Prima di tutto “si tratta di una ristrutturazione architettonica (su un’area di 150 metri quadrati, per una spesa di 173 mila euro, ndr) – ha detto il direttore del laboratorio, Vittorio Sambri -. L’attività che svolgiamo qui dentro è partita in epoca Covid. Adesso, con questi nuovi macchinari e con la tecnologia Ngs siamo in grado di sfruttare tecniche per diagnosticare in anticipo malattie infettive. Abbiamo a disposizione una piattaforma integrata e integrabile”.

“Ci serve automazione per fare prima e meglio”

Le macchine sono a servizio dell’uomo e della scienza. “Ci serve automazione – ha proseguito Sambri -. Si riesce a fare prima e meglio. Adesso siamo in possesso di un grosso strumento. Si tratta di un sequenziatore ad alta capacità diagnostica. Possiamo ottenere risultati in 36/48 anziché in una settimana o dieci giorni. Ci dobbiamo preparare per lavorare in anticipo per un’eventuale nuova pandemia”.

Carradori (direttore generale Ausl Romagna): “Occorre avere coraggio”

“Questa inaugurazione – ha aggiunto il direttore generale dell’Ausl della Romagna, Tiziano Carradori – trova le sue radici in 15 anni fa quando venne inaugurato questo luogo che in pochi volevano. Qua si è capaci di ridurre i tempi di reazione. In questo ambito occorre avere coraggio e occorre saper superare i confini. Oggi questo è un centro di livello nazionale”.

Francesco Zanotti