Una media di cento multe al giorno: è il bilancio dei primi tre mesi dall’attivazione dei varchi elettronici con telecamera nel centro città. La media sarebbe di circa 25 infrazioni a varco, ma i numeri raccontano un’altra storia.

Via Pascoli: record di violazioni con una media di 50 al giorno

varcoztl2
Il varco di via Pascoli

Il record di violazioni con una cinquantina di sanzioni giornaliere spetta al varco di via Pascoli. Verrebbe da chiedersi come mai: scarsa visibilità? Una novità mal digerita? «C’è un cartello enorme, un messaggio luminoso – precisa l’assessore all’Ambiente Luca Ortolani – dire che è poco visibile non si può». Quello che può trarre in inganno sono forse gli orari. «È l’unico varco che ha un orario diverso dagli altri, dalle 7 alle 19. Chi deve andare in via Santa Maria dell’Angelo e arriva dallo Stradone dovrebbe fare il giro esterno tra le 7 e le 9, ma qualcuno si ostina a passare da lì. Quel varco serve a tutelare entrata e uscita del Liceo».

Sono quattro i varchi elettronici entrati in funzione il 10 aprile scorso

varco
Il varco targa di via Santa Maria dell’Angelo

Come ormai noto, la Zona a Traffico Limitato è controllata da quattro varchi elettronici entrati in funzione il 10 aprile scorso: Via XX Settembre (incrocio con via Naviglio) e via Santa Maria dell’Angelo (incrocio con via Cavour): attivi tutti i giorni dalle 9 alle 18, comprese domeniche e festività. Corso Saffi (incrocio con via Manfredi): attivo 24 ore su 24 e via Pascoli (incrocio con via Fiera): attivo dal lunedì al sabato dalle 7 alle 19, con accesso libero la domenica e nei festivi. Possono entrare solo i veicoli autorizzati con permessi o abbonamenti “residenti” o presenti nella lista bianca. Nessuna limitazione invece per biciclette, monopattini, ciclomotori e motocicli. «Più o meno il totale dei tre varchi è un centinaio di infrazioni al giorno in maniera stabile – spiega Ortolani –. In tanti potrebbero fare la domanda per il park and pass eppure, complice l’abitudine, continuano a non regolarizzare la cosa. Si può fare un abbonamento per carico e scarico a tre euro all’anno: una cifra davvero simbolica».

Le telecamere registrano solo le infrazioni: “Nessuna violazione alla privacy”

Sul tema della privacy Ortolani rassicura: «I varchi non registrano tutte le targhe, ma solo quelle non in regola. La foto viene scattata per chi commette l’infrazione. Non li usiamo nemmeno come conta-traffico in forma anonima». Secondo l’assessore, la Ztl non ha creato problemi di traffico indiretto né ricadute negative sui negozi. «In termini percentuali le multe restano basse rispetto al numero di veicoli in regola – afferma Ortolani – e il numero di vetture che passava per sbaglio in centro storico è molto diminuito. Non abbiamo riscontro di code o intasamenti su altre vie. Liberare il centro dal traffico è un’opportunità in più per chi lo vive, ci lavora e lo frequenta». Un effetto positivo si è registrato anche nella sperimentazione della micrologistica sostenibile. «La consegna di pacchi con la bici, provata per un mese, ha avuto feedback ottimi da corrieri e clienti: meno confusione e più velocità. Purtroppo – aggiunge Ortolani – quella prova era finanziata con risorse extra. Ora stiamo cercando fondi per ripeterla e magari renderla stabile».

Il parcheggio multipiano in via Renaccio

Da mesi si rincorrono voci in città su una totale pedonalizzazione del centro storico. I varchi elettronici, secondo alcuni, sarebbero solo il primo step. Da palazzo Manfredi arrivano però le smentite. «Oggi non è un tema sul tavolo. Prima dobbiamo garantire i servizi ai residenti e un accesso più comodo a chi deve vivere il centro» precisa il vicesindaco Andrea Fabbri. «Non credo che pedonalizzare tutta l’area dentro le mura sia la soluzione giusta – gli fa eco Ortolani -. Limitare l’accesso indiscriminato al centro è giusto, ma va trovato un equilibrio tra funzioni commerciali, culturali e residenziali». Niente di imminente, insomma. «I varchi targa servono a mettere ordine e a preparare eventuali azioni successive – spiega Fabbri – anche rispetto al tema parcheggi, sia per chi arriva da fuori sia per i residenti. Dopo i disagi post alluvione, vogliamo un percorso di 2-3 anni chiaro che non metta in difficoltà nessuno». Anche perché il problema dei parcheggi in città resta aperto. Pare però che stia prendendo corpo l’idea del multipiano in via Renaccio, definito una «priorità» dallo stesso Fabbri. «Attendiamo delle idee progettuali e confido per settembre di avere elementi su cui aprire il confronto. Non c’è ancora un progetto definitivo, dobbiamo valutare spazi, esigenze della Sovrintendenza, valutare costi, benefici, disagi e tempi di cantiere».

Barbara Fichera