Tiene banco, nelle cronache estive, la querelle tra il Comune di Sanremo e la Rai sul futuro del Festival della canzone italiana. La Romagna unisce le forze e avanza la sua candidatura tramite il patron del Mei Giordano Sangiorgi.
Tante ipotesi sul futuro del Festival
Se non si dovesse raggiungere un accordo, nei prossimi anni la popolare manifestazione potrebbe lasciare Sanremo. Secondo indiscrezioni di stampa, la rete pubblica avrebbe depositato in sordina tre nuove domande di registrazione marchio: “Festival Rai della Musica italiana”, “Il Festival della Rai” e “Italian Song Contest Rai”.
E allora si avanzano tante ipotesi sulle location, come quella lanciata oggi da Giordano Sangiorgi, patron del Mei, il Meeting delle etichette indipendenti.
Sangiorgi promuove la Romagna
La Romagna si propone unita come sede per il Festival della canzone italiana, raccogliendo l’appello del presidente della provincia di Rimini, Jamil Sadegholvaad, che nei giorni scorsi ha espresso pubblicamente alla Rai la disponibilità del territorio a ospitare l’importante manifestazione nazionale.
Città come Faenza, da trent’anni riferimento per la musica indipendente grazie al MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, Forlì, capitale del liscio con il festival Cara Forlì, e Cesena, candidate a Capitale italiana della cultura, si affiancano a località simbolo della riviera adriatica come Rimini, Bellaria, e a Castrocaro, cittadina da sempre legate alla musica leggera italiana e ai concorsi per voci nuove. L’obiettivo condiviso è quello di costruire una candidatura credibile e forte, in grado di unire tradizione e innovazione.
Una storia musicale che guarda al futuro
«Le nostre città e la nostra terra di Romagna, con la Riviera Adriatica, hanno le carte in regola per ospitare un evento di questa portata», sottolineano i promotori dell’iniziativa, che evidenziano come la storia musicale della regione sia saldamente radicata nella tradizione ma allo stesso tempo capace di dialogare con l’innovazione artistica.
Secondo il patron del Mei, la Romagna avrebbe inoltre “adeguata capacità ricettiva, una struttura adatta sia per collegamenti sia per capienza.
Lavoro di squadra per una candidatura unitaria
La proposta dunque è quella di presentare ufficialmente la candidatura in Rai, attraverso un intervento congiunto del presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, insieme agli assessorati al turismo e alla cultura, per valorizzare un territorio che possiede infrastrutture adeguate, una solida capacità ricettiva e una rete di collegamenti efficiente. Se ci sarà lavoro di squadra, si potrebbero avere “grandi probabilità di poter cogliere l’obiettivo”