Alla luce del percorso avviato da alcuni comuni dell’Appennino forlivese per valutare una possibile unione amministrativa, il sindaco di Modigliana, Jader Dardi, apre a una riflessione pubblica e condivisa anche per il territorio della vallata del Tramazzo, che comprende Modigliana e Tredozio
Il caso dei comuni dell’Appennino forlivese come punto di partenza
«Sulle pagine locali dei quotidiani, in edicola venerdì 18 luglio – ha spiegato Jader Dardi – sono riportati articoli che parlano del percorso avviato dai comuni di Dovadola, Rocca San Casciano, Portico di Romagna e San Benedetto per valutare la possibilità di un nuovo assetto istituzionale tra loro, per un totale di poco più di 4.000 abitanti.
È un’iniziativa che prende le mosse dai sindaci, non tutti sulle medesime posizioni, come si legge negli articoli. Ma avere avviato un’indagine per giungere alla definizione di una proposta da sottoporre al confronto coi cittadini è, a mio parere, una scelta importante e necessaria, se si vuole dare prospettiva di servizi a quelle comunità».
Le aree interne e la necessità di una nuova politica nazionale
«Siamo di fronte a una fase di riorganizzazione dei servizi – prosegue Dardi – che è necessaria per affrontare le problematiche dei piccoli comuni, spesso collocati ai margini di quelle che vengono definite le aree interne, lontani dai centri urbani e dalle grandi vie di comunicazione. Da troppo tempo manca una politica di attenzione e sostegno verso queste piccole comunità.
Alcuni esponenti del Governo stanno addirittura rimettendo in discussione la Strategia per le aree interne, lasciando spazio all’idea di un abbandono irreversibile, anziché promuovere un progetto di rilancio istituzionale e di riorganizzazione dei servizi secondo i nuovi bisogni».
La sfida dei servizi: trasporti, scuola, sicurezza e digitalizzazione
«Penso in particolare – afferma il sindaco – al trasporto pubblico, che va potenziato e ampliato verso i comuni collinari; alla riorganizzazione dei servizi scolastici, alla copertura digitale che deve essere garantita su tutto il territorio. Abbiamo ancora zone non servite dalla rete di telefonia mobile, e va affrontata anche la questione delle strutture di presidio e sicurezza».
Modigliana e Faenza: una connessione da rafforzare
«Questa riflessione coinvolge inevitabilmente anche i comuni della vallata del Tramazzo, che per collocazione geografica sono direttamente collegati a Faenza. A partire dai servizi scolastici, sanitari, dai trasporti, dalla sicurezza e dalla gestione del territorio.
Basta pensare al ruolo del ponte Rosso per raggiungere Modigliana: più volte ho sollecitato Faenza, gli altri comuni della vallata e le Province interessate per promuovere un intervento di manutenzione straordinaria, oltre alla costruzione di un nuovo ponte, che colleghi Modigliana all’autostrada senza dover attraversare per forza il centro di Faenza».
Un’idea da coltivare anche per Modigliana e Tredozio
Dardi conclude così: «La questione di una nuova collocazione istituzionale di Modigliana, oggi parte della provincia di Forlì-Cesena, è una riflessione che anche noi dobbiamo avviare. Guardando a quanto sta accadendo altrove, credo sia il momento giusto per aprire un confronto anche per il nostro territorio, con l’obiettivo di garantire servizi migliori e una governance capace di rispondere davvero ai bisogni delle comunità collinari».