Un testo rivoluzionario che ha segnato un’epoca, reinterpretato in forma teatrale e musicale per una serata che unisce parola, suono e arte contemporanea: giovedì 15 maggio alle 21, al Ridotto del Teatro Masini di Faenza, andrà in scena Urlo di Allen Ginsberg, con ingresso libero fino a esaurimento posti.

La forza poetica e civile di Howl, settant’anni dopo
Settant’anni dopo la sua prima lettura pubblica, il poema Howl di Allen Ginsberg torna in scena in una nuova traduzione italiana, curata da Monica Guerra e Sandro Pecchiari, che ne restituisce la carica espressiva e il valore politico.
Testo simbolo della Beat Generation, Urlo fu pubblicato nel 1956 da City Lights Bookstore, la casa editrice fondata dal poeta Lawrence Ferlinghetti. All’epoca fu oggetto di censure e contestazioni, ma divenne ben presto un manifesto generazionale contro la società postbellica, denunciando l’omologazione, la repressione culturale e l’esclusione dei più fragili.
In scena poesia, musica e arte
A interpretare il poema sarà l’attore Davide Lora, accompagnato dal musicista Leonardo Drei, sotto la regia di Michele Donati e Monica Guerra.
Lo spettacolo sarà seguito da “Foschia”, una performance sonora a cura di Lorenzo Travaglini, che dialogherà con un’installazione di Arianna Carossa, proveniente dalla collezione d’arte contemporanea del Museo Carlo Zauli di Faenza.
Un evento patrocinato dalle istituzioni
L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Unione dei Comuni della Romagna Faentina e dal Comune di Faenza ed è realizzata con il sostegno del Comune di Faenza e con il contributo di LABCC Ravennate Forlivese e Imolese