Venerdì 16 maggio, alle 14.30, a due anni esatti dall’alluvione, il presidente della Regione, Michele de Pascale, riceve una delegazione del ‘Comitato Borgo Alluvionato’, che consegnerà le firme raccolte tra i cittadini per chiedere la realizzazione, in tempi rapidi, di interventi fondamentali per la sicurezza idraulica dei territori attraversati dai fiumi Marzeno e Lamone, con ricadute positive su tutta la pianura fino a Ravenna.

In particolare i comitati e cittadini chiedono:

Le casse di espansione, già previste in uno studio del 2010 firmato dal professor Armando Brath, sono ritenute strategiche per mitigare le piene fluviali, rallentando e trattenendo temporaneamente l’acqua che scende a valle. Un’opera capace di contenere non solo la massa d’acqua, ma anche fango e detriti.

Le aree allagabili, da rendere operative in tempi molto brevi, in modo che, in caso di emergenza, sia possibile l’allagamento controllato di terreni agricoli (debitamente indennizzati), evitando che le esondazioni colpiscano aree densamente abitate.

Il monitoraggio e la manutenzione dei corsi d’acqua, sia ordinaria che straordinaria, sono ritenuti essenziali per intervenire tempestivamente su possibili situazioni di rischio, come dislivelli arginali, erosioni visibili, crepe negli argini.

All’incontro saranno presenti anche la sottosegretaria, Manuela Rontini, il Commissario straordinario alla ricostruzione, Fabrizio Curcio, e rappresentanti dell’Autorità di Bacino del Po.

L’intervento dei rappresentanti del Comitato