Prenderà il via venerdì 9 maggio alle 17 al Seminario Vescovile Pio XII di Faenza (viale Stradone 30) l’esposizione “Oltre la piena – L’alluvione raccontata in una mostra fotografica”, un intenso percorso per immagini che documenta e restituisce la memoria collettiva dell’alluvione che ha colpito il territorio due anni fa. La mostra sarà inaugurata alla presenza del vescovo, monsignor Mario Toso, e del direttore della Caritas diocesana, don Emanuele Casadio. L’esposizione sarà visitabile fino all’8 giugno, negli orari di ingresso e apertura del Seminario (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 22).
Il progetto, promosso da Caritas Diocesana Faenza-Modigliana, curato da Fototeca Manfrediana e sostenuto da Caritas Ambrosiana, si propone di offrire uno spazio di riflessione e di ricordo, attraverso gli scatti che raccontano il dramma, la solidarietà e la rinascita di una comunità messa a dura prova dall’emergenza. La forza del linguaggio fotografico diventa così strumento per tenere viva la memoria e per educare alla speranza e alla responsabilità condivisa.
Una mostra, due sguardi sull’alluvione

La mostra è strutturata in due sezioni. Da una parte la dura concretezza di fango, argini, terra, macerie, vestiti, mobili, pale, mezzi di soccorso. Dall’altra, la commovente dolcezza dei volontari della Caritas, delle parrocchie, della Protezione Civile. Senza dimenticare tutti i giovani che si sono presentati armati solo della loro buona volontà e di un paio di galosce, spesso senza nemmeno queste ultime.
Nella prima sezione della mostra, dal titolo “L’impatto delle alluvioni sul territorio faentino”, vengono proposti gli scatti di Fabio Monducci, fotografo della Fototeca Manfrediana. Nella seconda sezione, “La linea della speranza” sono state selezionate alcune foto realizzate da operatori e volontari che hanno collaborato al Centro operativo Caritas presso San Domenico, oltre ad alcuni scatti del settimanale il Piccolo.
“A maggio 2023 la nostra terra è stata colpita da un evento drammatico che ha lasciato un segno profondo nella comunità – spiega don Emanuele Casadio, direttore della Caritas diocesana -. A distanza di due anni, questa mostra fotografica non intende semplicemente raccontare ciò che è stato, ma offrire uno spazio di memoria attiva, di riflessione condivisa e di rinnovato impegno. A unire tutti questi aspetti, la Speranza, che trova ancora più valore in questo Anno Giubilare. Una Speranza che si illuminava già allora nei volti dei tanti volontari pronti a riversarsi nelle strade della città, con pale e badili in mano. Fratelli tutti, uno per l’altro”.
Le iniziative collaterali

Nella sua proposta alla comunità, la mostra sarà sede di alcune iniziative pubbliche oltre alla giornata inaugurale. Tra queste martedì 27 maggio la presentazione del Rapporto Caritas “Povertà e risorse” 2024. L’incontro avrà inizio alle 19.00 con una visita guidata alla mostra a cura della Fototeca Manfrediana, e a seguire un momento convivale prima della presentazione del dossier alle 20.30.
Inoltre, verrà comunicata nei prossimi giorni la data di un evento nel quale sarà possibile ascoltare le testimonianze di giovani e associazioni che hanno collaborato con Caritas nell’affrontare l’emergenza alluvione. Infine, in un’ottica di incontro con i giovani e animazione della comunità, la Caritas proporrà nelle prossime settimane alle scuole superiori del territorio di visitare la mostra.
Per tutta la durata dell’esposizione sarà possibile ricevere il catalogo della mostra attraverso un’offerta libera: il ricavato sarà utilizzato da Caritas per portare avanti i progetti legati alla carità sul territorio e al benessere psico-fisico delle persone nel post alluvione (contributi economici alle famiglie, distribuzione di mobilio ed elettrodomestici, corsi di arte terapia e mindfulness…).
L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Faenza e si inserisce in un più ampio percorso di ricostruzione, non solo materiale ma anche spirituale e sociale, che vede coinvolte le realtà ecclesiali e culturali del territorio.