Nuovo appuntamento all’ITIP Bucci di Faenza per affrontare i temi legati ai cambiamenti climatici, in un periodo segnato da eventi estremi e alluvioni sempre più frequenti. Il progetto “ClimateTransition@School” punta a formare studenti consapevoli delle sfide ambientali e pronti a costruire un futuro sostenibile.

Il progetto “ClimateTransition@School”: giovani protagonisti del cambiamento

L’Itip Bucci è tornato ad affrontare il tema della transizione climatica, con particolare attenzione alle strategie di mitigazione e adattamento necessarie per rispondere agli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti anche nel nostro territorio.

La scuola ha infatti sviluppato il progetto “ClimateTransition@School”, coordinato dall’ingegnere Davide Pini, docente dell’istituto, con l’obiettivo di approfondire le cause dell’innalzamento delle temperature e di promuovere pratiche concrete per ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO₂.

Il clima che cambia: intervento del meteorologo Pierluigi Randi

La scuola ha dunque ospitato, nell’ambito del progetto, una conferenza che ha visto intervenire come ospite il tecnico meteorologo Pierluigi Randi, che ha illustrato ai ragazzi l’evidenza scientifica dei cambiamenti climatici in atto, sottolineando l’importanza della prevenzione e dell’adattamento come risposte urgenti e necessarie.

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«Molti ancora credono che il clima non stia cambiando, magari influenzati da contenuti sui social o da notizie infondate. Per questo ritengo fondamentale questo incontro formativo: serve a comprendere le vere cause dell’innalzamento delle temperature», ha commentato Davide Pini, sottolineando come i fenomeni estremi siano ormai scientificamente collegati alle attività umane e avvengano con un ritmo accelerato rispetto al passato.

Una roadmap verso la neutralità climatica

A differenza della precedente edizione, quest’anno il progetto coinvolge le classi del triennio, non solo dell’indirizzo informatico ma anche di quello elettronico.

L’obiettivo è quello di formare Energy School Guardians: studenti dotati di competenze tecniche trasversali, capaci di contribuire alla costruzione di una Roadmap al 2050, per l’abbandono dei combustibili fossili e il raggiungimento della neutralità climatica.

Il percorso didattico prevede anche un’attività di sensibilizzazione all’interno delle famiglie. «È importante – spiega ancora Pini – che ogni studente sia in grado di redigere un piano energetico domestico, punto di partenza per ridurre le emissioni climalteranti già a partire dalle proprie abitudini quotidiane.»

I riferimenti normativi europei

L’iniziativa si inserisce nel quadro degli obiettivi fissati dalla legge europea sul clima, entrata in vigore nel luglio 2021, che stabilisce l’impegno dell’Unione Europea a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e a ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Per sostenere questo percorso, la Commissione Europea ha pubblicato il 6 febbraio 2024 una valutazione d’impatto sulle possibili strategie per il raggiungimento di questi obiettivi.