Un ritrovamento che farà battere il cuore agli amanti della poesia e agli studiosi della letteratura del primo Novecento: nuovi autografi inediti di Dino Campana sono emersi in modo del tutto inaspettato da un archivio privato. A darne notizia è il Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini” di Marradi, che da anni si dedica con passione e rigore alla valorizzazione dell’opera e della figura del poeta. Il prezioso documento consiste in una copia del 1910 delle opere complete di François Villon, poeta francese caro a Campana, annotata e fittamente postillata dallo stesso autore dei Canti Orfici. All’interno del volume, oltre a note e osservazioni, sono presenti versi autografi inediti, nonché varianti sconosciute di poesie già note, che offrono una nuova luce sul tormentato e geniale percorso creativo del poeta marradese.

La scoperta è il frutto dell’intuizione e della perseveranza di Leonardo Chiari, ricercatore e vicepresidente del Centro Studi. Partendo da un verso in francese presente in un testo campaniano e da alcuni indizi sparsi in lettere e testimonianze, Chiari ha seguito una pista che lo ha condotto a un fondo librario di una biblioteca familiare. Lì, come ipotizzato, ha trovato l’edizione annotata di Villon, autentico scrigno di nuove rivelazioni. «Il materiale – spiega Walter Scarpi, presidente del Centro Studi – è di grande valore filologico e storico, ma richiederà tempo e attenzione per essere analizzato e pubblicato. Nel frattempo, siamo grati al proprietario del volume che ha dato la propria disponibilità a esporlo pubblicamente già da questa estate, insieme ad altri documenti campaniani conservati nella stessa collezione».

Un’occasione d’oro, dunque, per i visitatori e gli appassionati che potranno ammirare a Marradi, nei luoghi cari a Campana, testimonianze autentiche della sua scrittura viva e irregolare. La ricerca sulle fonti continua, mentre il nome di Dino Campana torna al centro dell’attenzione culturale, in un intreccio affascinante tra poesia, archivio e scoperta.