Giornata ricca di appuntamenti, presso la sede del Borgo Durbecco, lo scorso sabato 3 maggio.

Ad aprire il pomeriggio un’interessante conferenza di Luisa Renzi sulle vie di pellegrinaggio, seguita da una visita interattiva e coinvolgente della Chiesa della Commenda e dalla presentazione del nuovo gruppo di personaggi del corteo del Borgo Durbecco, ciascuno realizzato grazie ad un percorso meditato, attraverso la storia del territorio e l’anima borghigiana.

Ad illustrare le nuove figure la studiosa Sara Paci. “ Continuando nelle nostre riflessioni sulle radici del Borgo Durbecco, abbiamo dapprima dedicato attenzione ai più piccoli (Bigorda 2023), poi abbiamo reso memoria alle monache ed alle educande della Malta, agli artigiani ed ai loro apprendisti (2024), ed oggi proseguiamo con la vocazione all’accoglienza.”

Le nuove figure – filatrice, sarta, lavandaia, fornaia, due bambini, ostessa, due ospitalieri, due pellegrini – rendono testimonianza dell’anima lavoratrice del Borgo Durbecco, oltre alla vocazione all’ospitalità ed all’assistenza, dovuta al fatto di essere su una delle strade d’accesso principali a Faenza.”

“Ciascuno di essi è più di “un abito”, comunque magistralmente realizzato secondo rigorosi metodi storici – niente zip, per intenderci, né tessuti improbabili o sintetici, niente cuciture e rifiniture se non fatte a mano, dalle “Sartine Borghigiane”, di cui tutti i borghigiani dovrebbero essere fieri.

Ogni abito, composto di camicia, calze, veste, sopravveste, acconciatura e copricapi rappresenta una parte importante dell’identità di Borgo Durbecco, e va oltre “la moda”: è vera comunità di intenti, passioni e memorie e contribuisce a creare vera cultura.”

Gabriele Garavini