Due anni dopo gli eventi calamitosi che colpirono duramente la Romagna, Legacoop organizza un incontro pubblico per valutare il percorso della ricostruzione, i problemi ancora irrisolti e le prospettive di rilancio, alla presenza del commissario Curcio e della sottosegretaria Rontini.

Invito 9 Maggio 2025

A Bagnacavallo un confronto pubblico sulla fase due della ricostruzione

Sarà lo stabilimento Deco Industrie di Bagnacavallo, uno dei più colpiti durante l’alluvione del maggio 2023, a ospitare venerdì 9 maggio, nella mattinata, l’incontro “La memoria dell’acqua”, promosso da Legacoop Romagna.

Un momento di confronto pubblico per analizzare lo stato della ricostruzione post-alluvione, con la partecipazione di Fabrizio Curcio, commissario straordinario alla ricostruzione, e Manuela Rontini, sottosegretaria alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna.

Per entrambi sarà la prima uscita pubblica dopo la proroga dello stato di emergenza, concessa dal Governo lo scorso 30 aprile su richiesta della Regione.

A coordinare il dibattito saranno Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna, e Mirco Bagnari, coordinatore della sede di Ravenna. I saluti introduttivi saranno affidati ad Antonio Campri, presidente di Deco Industrie, e a Matteo Giacomoni, sindaco di Bagnacavallo.

L’iniziativa si inserisce nel percorso che Legacoop Romagna ha voluto avviare sin dai primi giorni successivi alla catastrofe, mantenendo alta l’attenzione con eventi pubblici come “Facciamo presto che è tardi” e “Il dolore e la forza della cooperazione”, fino alla manifestazione sui terreni allagati per proteggere Ravenna e il suo patrimonio artistico.

Danni, risposte e prospettive

I danni subiti dalle cooperative associate a Legacoop Romagna superano i 45 milioni di euro. A questa grave perdita ha fatto seguito una significativa mobilitazione solidale, che ha permesso di raccogliere ed erogare oltre 6 milioni di euro grazie al contributo del mondo cooperativo locale e nazionale.

Tuttavia, come sottolineato dal presidente Paolo Lucchi, restano criticità profonde nella gestione dei contributi pubblici, la cui erogazione procede ancora con lentezza e complessità. Si stima che solo il 2% degli 86mila cittadini romagnoli aventi diritto abbia potuto avviare la pratica per il ristoro.

Nonostante le difficoltà, si registra un clima più positivo, grazie alla collaborazione avviata tra Regione e Commissario e alla concretezza finora dimostrata. «Le cooperative agricole braccianti – ha dichiarato Lucchi – hanno già ottenuto i primi risarcimenti. Ora è tempo di entrare in una vera e propria fase due, sfruttando le importanti risorse messe a disposizione da Unione europea, Stato e Regione, oltre al miliardo di euro aggiuntivo attribuito alla struttura commissariale».