Il Comitato Borgo Alluvionato rilancia la mobilitazione per la sicurezza idraulica del territorio: prosegue la raccolta firme per chiedere la realizzazione delle casse di espansione nei bacini del Marzeno e del Lamone, misura ritenuta essenziale per la salvaguardia di Faenza e dei Comuni limitrofi

Una sicurezza idraulica ancora parziale ed insufficiente: i motivi della mobilitazione

«Perché il Comitato sta raccogliendo firme se i lavori sono già partiti?». È la domanda che spesso si pongono cittadini e osservatori, ma la risposta – spiegano dal Comitato Borgo Alluvionato – è nei numeri e nella realtà vissuta. Le opere oggi in fase progettuale, con conclusione prevista non prima dell’autunno 2025, sono in grado di contenere soltanto 380.000 metri cubi di piena, a fronte dei milioni di metri cubi che si sono riversati a valle durante l’alluvione del maggio 2023.

Secondo il Comitato, senza casse di espansione e aree allagabili di sicurezza a monte di Faenza, il sistema di difesa idraulica del territorio resta insufficiente. Lo studio del professor Armando Brath, commissionato dalla Regione Emilia-Romagna nel 2010, indicava chiaramente l’urgenza di tali opere, ma da allora è rimasto lettera morta. E mentre si parla di prevenzione, si evita di citare esplicitamente proprio le casse di espansione, scomparse dal dibattito istituzionale.

“Le casse di espansione, si legge nella nota stampa del Comitato, non vengono mai nominate né dalla Regione Emilia Romagna né da tutte le autorità che devono a qualche titolo, occuparsi della sicurezza idrogeologica del territorio.
Mentre sulla stampa locale e nazionale si forniscono avanzamenti su opere di prevenzione, sicuramente utili, si perde di vista che senza le casse di espansione e le aree allagabili è come opporre un secchio a una cascata di acqua.”

Un appello al Prefetto e alla cittadinanza

«Tranquilli, maggio 2023 è stato un evento eccezionale», si è detto. Ma – ammonisce il Comitato – il fatalismo si è già rivelato una strategia fallimentare. Dopo l’alluvione del 2023, anche settembre 2024 ha registrato un nuovo evento straordinario, e i pluviometri dell’allerta rossa del marzo 2025 hanno mostrato che un’esondazione era evitabile solo per via delle precipitazioni limitate nel bacino del Marzeno.

Per questo il Comitato lancia un appello al Prefetto della provincia di Ravenna: «Guardi i dati, constati i fatti e ci dica in coscienza se siamo davvero in sicurezza».

Nel frattempo, continua l’impegno dal basso, con oltre cento realtà del territorio, tra aziende, studi professionali, attività commerciali e cittadini che stanno contribuendo attivamente alla raccolta firme e che il Comitato ci tiene a ringraziare.

Dove e come firmare per sostenere l’iniziativa

Chiunque voglia contribuire alla petizione può firmare:

Sabato 12 aprile mattina: presso il gazebo in piazza a Faenza

Sabato 12 aprile pomeriggio: nei centri commerciali Le Maioliche e Le Cicogne

Tutti i giorni feriali: nei negozi, studi, palestre e bar aderenti, elencati sulla pagina Facebook del Comitato Borgo Alluvionato

Tutti i giorni: presso il Rione Bianco dalle 15 alle 24

La firma è aperta a tutte le persone maggiorenni, indipendentemente dalla residenza.

Come partecipare attivamente alla raccolta

È possibile richiedere i moduli per raccogliere firme tra amici, parenti e colleghi scrivendo a:
comitatoborgoalluvionato@gmail.com

I moduli compilati possono essere consegnati tutti i giorni al Rione Bianco, tra le 15.30 e le 24, oppure contattando direttamente i rappresentanti del Comitato.

Il Comitato rinnova l’invito alla partecipazione alle scuole di ogni ordine e grado, associazioni, società sportive, chat cittadine, artisti, influencer e comici: «Chiunque può contribuire a diffondere l’iniziativa: è una causa di tutti».