Si inaugura con una retrospettiva dedicata a Ermes Bajoni la stagione espositiva 2025 del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo. Un percorso ricco e articolato per riscoprire l’eredità artistica e culturale di uno dei grandi incisori italiani del secondo Novecento.

Una mostra per ricordare Ermes Bajoni, maestro dell’incisione

È stata presentata questa mattina alla stampa, negli spazi del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, la mostra “Qui, altrove. Omaggio a Ermes Bajoni”, alla presenza del direttore del museo Davide Caroli e di una rappresentanza del’Amministrazione comunale.

L’esposizione inaugura ufficialmente la stagione espositiva 2025 del Museo e sarà aperta al pubblico a partire da domani, sabato 5 aprile, alle 17. Si tratta di un progetto espositivo dedicato a Ermes Bajoni (1941–2023), incisore e pittore bagnacavallese di rilevanza nazionale e internazionale, tra i protagonisti assoluti dell’incisione italiana contemporanea.

Ermes Bajoni

L’eredità culturale di un artista radicato nel territorio

Figura centrale nella vita culturale cittadina, Bajoni fu tra i promotori della fondazione del Gabinetto delle Stampe antiche e moderne nel 1990 e ne seguì per anni l’evoluzione come consulente scientifico.

«Questa mostra – ha spiegato Davide Caroli, direttore del Museo – è nata con un sentimento di gratitudine e responsabilità. Bajoni ha dato moltissimo alla nostra città: come artista, come docente, come pensatore. È stato un uomo di cultura nel senso più pieno, capace di portare la sua ricerca ben oltre il campo dell’arte. Mettere in mostra le sue opere significa anche mettere in luce un’etica del lavoro, un’idea di rigore e libertà che ancora oggi ci ispira.»

Oltre settanta le opere in mostra

La mostra propone oltre settanta opere tra incisioni, cicli grafici e alcuni dipinti, selezionati per restituire la varietà e la profondità della sua ricerca. Bajoni ha inciso oltre 300 lastre, in gran parte con la tecnica dell’acquaforte, che considerava la più adatta per esprimere la sua visione.

I suoi soggetti – paesaggi, dettagli quotidiani, oggetti – diventano veicoli per esplorare con sguardo lirico, ironico o drammatico la condizione umana. L’uomo, quasi mai raffigurato, è però costantemente evocato attraverso segni, assenze e tracce.

mostra Bajoni presentazione 4

Il titolo “Qui, altrove” richiama l’impostazione per cicli tematici autonomi, non cronologici, con cui l’artista organizzava la propria opera. L’allestimento rispecchia questa struttura, offrendo un percorso articolato e coinvolgente.

Una donazione e un’intitolazione

Elemento centrale dell’iniziativa è la donazione da parte della vedova Maria “Lora” Tonini di un importante corpus di opere grafiche dell’artista, che entreranno nella collezione permanente del Museo.

Alla donazione si aggiunge il torchio calcografico a stella di Bajoni, collocato nel Laboratorio del Centro Culturale, che nelle prossime settimane sarà ufficialmente intitolato all’artista.

La mostra apre la programmazione della Biennale_OFF, il calendario di eventi che anticipa la Quarta Biennale d’incisione “Giuseppe Maestri”. A giugno seguirà la mostra personale di Serena Gattini, vincitrice del Premio giovani incisori della scorsa edizione.