Il sindaco di Faenza Massimo Isola, il vicesindaco Andrea Fabbri e altri membri della Giunta hanno firmato l’appello promosso dal Comitato Borgo Alluvionato per sollecitare la realizzazione di interventi urgenti per il contenimento delle acque dei fiumi Lamone e Marzeno, al fine di limitare i rischi derivanti dagli eventi meteo estremi, sempre più frequenti negli ultimi anni.
Isola: “Con i comitati confronto costruttivo e unità d’intenti. Chiediamo opere strategiche per ridurre il rischio idrogeologico”
Nei giorni scorsi il sindaco Massimo Isola, il vicesindaco Andrea Fabbri e altri membri della Giunta comunale hanno firmato l’appello promosso dal Comitato Borgo Alluvionato per sollecitare enti e istituzioni alla realizzazione di opere urgenti per il contenimento delle acque del Lamone e del Marzeno e limitare i rischi derivanti dagli eventi meteo estremi, come accaduto negli ultimi due anni.
Spiega il sindaco Massimo Isola: “Ho raccolto l’invito a sottoscrivere l’appello innanzitutto come gesto di condivisione del disagio e della paura di tanti faentini. Quanto richiesto a gran voce è esattamente ciò che reclama l’amministrazione, cioè opere strategiche che riducano in modo significativo il rischio idrogeologico derivante dai corsi d’acqua in caso di piene. Prova ne è che il progetto di regimentazione delle acque per la protezione di via Cimatti è frutto, inizialmente, di un’iniziativa autonoma del Comune che ha agito senza attendere le lentezze della burocrazia. Ma questa, che è una eccezione, non può diventare la regola. In secondo luogo – prosegue il sindaco – credo che il ruolo dei comitati sia fondamentale. Al di là dei diversi compiti che spettano a ciascuno, fino ad oggi mi pare ci sia stato un confronto costruttivo e unità di intenti. È un valore importante da salvaguardare”.
Fabbri: “Finalmente da Regione e Commissario un cambio di passo. In arrivo gli studi dell’Autorità di Bacino che definiranno gli interventi da realizzare”
Per il vicesindaco Andrea Fabbri “Da parte della Regione e del commissario alla ricostruzione Curcio stiamo registrando il cambio di passo da tutti auspicato. A breve dovrebbero finalmente essere pronti i nuovi studi dell’Autorità di Bacino del Po che, alla luce di quanto successo in questi anni, definiscano gli interventi da realizzare per contenere i rischi futuri ma soprattutto quelli di un presente fatto di eventi potenzialmente catastrofici che si susseguono con una frequenza mai vista prima.
I piani redatti molti anni fa che non tengono conto del nuovo contesto rischiano infatti di essere superati e sottostimati. Va sottolineato che le valutazioni relative ai bacini di laminazione sono principalmente di natura tecnica e materia di confronto tra gli enti. Alla politica spetta invece il compito non meno importante di approvare e realizzare le opere nel più breve tempo possibile, anche in deroga alle attuali normative, vista l’assoluta emergenza e quindi urgenza”.