Da oggi, giovedì 10 aprile i varchi elettronici della Ztl sono definitivamente operativi. Dopo un mese di pre-esercizio, adesso scattano le multe per gli accessi non autorizzati, mentre i residenti sollevano dubbi e preoccupazioni sulla gestione della sosta e della segnaletica.

I quattro varchi elettronici

varchitarga
Il varco targa all’inizio di via Santa Maria dell’Angelo

I varchi elettronici attivi sono quattro. In via XX Settembre (incrocio con via Naviglio) e via Santa Maria dell’Angelo (incrocio con via Cavour) opereranno tutti i giorni dalle 9 alle 18, domenica e festività comprese. Quello in corso Saffi (incrocio con via Manfredi), sarà attivo 24 ore su 24, mentre in via Pascoli (incrocio con via Fiera) resterà in funzione dal lunedì al sabato, dalle 7 alle 19. Domeniche e festività l’accesso è libero. L’ingresso non autorizzato in Ztl da ora in poi comporterà sanzioni, applicate attraverso il sistema automatico di rilevamento targhe. L’accesso sarà consentito solo ai veicoli dotati di permesso, abbonamento “residenti” o inclusi nella lista bianca. Nessuna restrizione, invece, per biciclette, monopattini, ciclomotori e motocicli.

Gli stalli per residenti

  • ztl1 1
  • ztl2
  • ztl3

Novità assoluta in città sono gli stalli ad uso esclusivo dei residenti. Non sono molti, considerati i circa novemila faentini che abitano in centro, moltissimi dei quali senza garage, ma è un passo avanti. Sono 19 in via XX Settembre, 11 in via Severoli, e due in via Nazario Sauro. In queste vie la segnaletica orizzontale è stata già rimossa (vedi foto sopra). «Gli stalli blu sono stati cancellati – spiega un residente –. Al momento, la segnaletica verticale è poco visibile e rischiamo di ritrovarci con una sosta selvaggia, soprattutto dopo le 18, quando i varchi non sono più attivi». La preoccupazione, insomma, è che nulla cambi dalle 18 in poi, orario clou in cui si torna a casa dal lavoro e scatta l’ora dell’aperitivo. Tra i punti critici, i residenti lamentano la mancanza di controlli serali, che vanificherebbe tutto il sistema. Fino a qualche tempo fa, chiunque poteva verificare se sui cruscotti delle auto in sosta era esposto il tagliando dei residenti, segnalando ai vigili i veicoli senza contrassegno. Una sorta di fai-da -te semplice ma efficace. Ora, con l’eliminazione dell’obbligo di esposizione del permesso, il compito è affidato a un’app, utilizzata dalla Polizia Locale, oltre che dal Movs, il servizio che gestisce sosta, mobilità e viabilità per conto del Comune. Tutto funzionale, se non fosse che il corpo di Polizia locale è sotto organico e i controlli, specie la sera, latitano. «C’è poi il rischio di contestazione delle multe – spiega una cittadina – se la segnaletica è insufficiente. A quel punto non si sa come va a finire con il giudice di pace». Insomma, secondo i residenti, è una mezza misura che non cambia nulla. La maggior parte non ha il garage, oppure lo utilizza per altri scopi. «Una famiglia possiede in media due o tre auto – spiega un altro residente – e trovare un posto è diventato sempre più complicato, al punto che spesso preferiamo uscire a piedi o in bici nonostante il maltempo, pur di non spostare la macchina». C’è chi propone un censimento dei garage privati, per verificare quanti di questi siano utilizzati per le auto e quanti, invece, sono stati convertiti ad altri usi, non sempre legali. «Qualcuno utilizza il proprio passo carrabile a mo’ di parcheggio» raccontano.
La rimozione dell’auto in divieto, avviene in quel caso solo su segnalazione del proprietario.
I residenti invocano un piano sosta più rigido, con varchi targa h 24, per evitare che gli stalli riservati ai residenti vengano occupati da chi arriva per l’aperitivo o la cena, una diversa collocazione dei varchi e una pedonalizzazione del centro come avviene nel resto d’Europa. Si discute dell’ipotesi di un multipiano, che potrebbe ridurre la pressione sulle strade del centro, ma il Comune sta ancora valutando le possibili aree di realizzazione.

Barbara Fichera