Il ‘Comitato per la Giornata del Faentino Lontano’ ha ufficialmente individuato le personalità alla quali verranno assegnate le onorificenze del ‘Faentino Lontano’ e del ‘Faentino sotto la Torre’ 2025.
Quest’ultima onorificenza andrà, alla memoria, a Massimo Bucci.
La cerimonia per la consegna dei premi è prevista per la mattina di domenica 22 giugno al Teatro Masini di Faenza.
Chi era Massimo Bucci, imprenditore alla guida del Gruppo Bucci e nominato Cavaliere del lavoro nel 2016. Era profondamente legato a Faenza
Massimo Bucci fu presidente del Gruppo Bucci Industries di Faenza, attivo nell’automazione e robotica industriale con Bucci Automations e nei materiali compositi avanzati con Bucci Composites.
Dopo la laurea in economia all’Università di Bologna, iniziò la carriera nelle aziende familiari e nel 1979 divenne responsabile marketing internazionale di Cisa. Nel 1985, succedendo al padre, assunse la guida del Gruppo Cisa, espandendolo all’estero con acquisizioni e investimenti in innovazione.
Nel 1999 fondò il Gruppo Bucci Industries, con Iemca e Giuliani attive nella produzione di caricatori di barre per macchine utensili e macchine speciali per vari settori. Successivamente, acquisì Riba Composites (ora Bucci Composites), Sinteco (robotica e automazione ospedaliera), Vire (macchine per il confezionamento confluita in Bucci Automations nel 2016), Zetautomation (macchine per dosatura e confezionamento) e CONEL Impianti (impianti elettrici e industriali).
Il Gruppo Bucci Industries opera con unità produttive in Cina, Stati Uniti e Taiwan, e filiali in vari paesi, raggiungendo un fatturato di circa 200 milioni di euro (70% estero) e impiegando oltre 1.100 persone. Con un forte impegno in ricerca e sviluppo collabora con università e centri di ricerca, tra cui l’Università di Bologna e il Fraunhofer Institute.
Dal 2006 fu presidente anche della Roberto Bucci & C. Immobiliare e dal 2016 della Roberto Bucci e C. Resort & Spa (hotellerie e benessere). Massimo Bucci è stato vicepresidente di Romagna Tech, dedicata al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di start-up. Impegnato a livello associativo, è stato anche presidente degli Industriali di Ravenna e di Confindustria Emilia-Romagna; membro di giunta di Confindustria nazionale e presidente dell’Aeroporto di Forlì e dell’IRST di Meldola.
Alla direzione del Gruppo Bucci Industries ha promosso borse di studio per studenti meritevoli del territorio.
Isola: “Faentino sotto la Torre è, per definizione, una personalità profondamente legata alla città e Bucci è una figura che ha saputo dare molto a Faenza”
“In un momento di grande perdita per la città – sottolinea il sindaco di Faenza Massimo Isola – il Comitato del Faentino Lontano, organismo che si occupa di vagliare e votare le candidature, ha scelto di manifestare la volontà di assegnare l’onorificenza di “Faentino sotto la Torre” a Massimo Bucci.
Ci sarebbe piaciuto che questo riconoscimento fosse arrivato quando Massimo era ancora con noi, ma è comunque una decisione che ci trova pienamente d’accordo, perché assegna l’onorificenza a una figura che ha profondamente segnato la storia recente della nostra comunità.
Il Comitato del Faentino Lontano, che rappresenta la città nel suo complesso attraverso le espressioni del mondo economico, sociale, sportivo, culturale e politico-istituzionale, ha compiuto una scelta chiara e condivisa. Questa nomina incarna pienamente i valori ispiratori e le motivazioni alla base dell’Onorificenza.
“Faentino sotto la Torre” è, infatti, per definizione, una personalità profondamente legata alla città, che ha contribuito alla sua crescita, al consolidamento delle relazioni internazionali e al prestigio della nostra comunità. Massimo Bucci rappresenta in modo esemplare questi principi fondanti. È stato un imprenditore illuminato, capace di coniugare visione e concretezza, ma anche una persona profondamente impegnata nella vita della città. Vicino al mondo dell’impresa, sì, ma con uno sguardo sempre aperto e partecipe verso le tante sfaccettature della comunità: dal sociale alla cultura, dallo sport al volontariato. Una figura che ha saputo dare molto a Faenza, interpretando con passione, intelligenza e generosità il senso più autentico del fare comunità”.