Un luogo deserto, una vecchia casa con grandi finestre è circondata dall’acqua. Rami d’alberi, alghe e pesci spuntano dalle profondità, nell’aria volano insetti e uccelli. Dentro ci sono due esseri: sono umani o di un altro pianeta? Sembrano uomo e donna, ma ruoli e generi slittano e si invertono.

«Due Soli: Il Dialogo Infinito» è un’opera che sfida la percezione della realtà e dell’identità, un viaggio tra i molteplici volti di una relazione in continua trasformazione. È una riflessione sull’esistenza e sulla memoria, un’opera sospesa tra sogno e realtà, capace di trascinare il pubblico in un vortice ipnotico di parole e immagini. Un’esperienza teatrale unica, dove la solitudine si fa presenza e il confine tra il vero e l’illusorio si dissolve in un eterno gioco di specchi.

CS 58 Elena Bucci e Marco Sgrosso foto Sabrina Oriani



Lo spettacolo andrà in scena in anteprima martedì 15 aprile al Teatro comunale di Russi, in via Cavour 10 (ore 20.45).

Tra litigi e alleanze, tra parole che si sovrappongono e un silenzio carico di presagi, i protagonisti si muovono in un limbo che è insieme palcoscenico e mondo sospeso. Il tempo si deforma, i ruoli si ribaltano, la verità si dissolve nel mistero.

Sono attori in prova o anime dimenticate da un autore che li ha esclusi dalla propria narrazione? Sono vivi o solo ombre proiettate su un fondale liquido e sfuggente? Mentre fuori risuonano e chi di guerra, rivoluzione o pura suggestione, i due si aggrappano alle parole, raccontano favole antiche, riesumano storie sommerse dall’acqua che lentamente consuma ogni cosa.

Siamo su un’isola, su un lembo di terra miracolosamente scampato alla distruzione, o dentro un teatro che trasforma la realtà in finzione? La risposta è nei loro dialoghi senza fine, nelle domande che si moltiplicano senza mai trovare una soluzione definitiva.