Martedì 4 marzo Donald Trump ha tenuto il suo primo discorso alla nazione sullo “Stato dell’Unione”. Ha
stabilito un record effettivo, con il più lungo discorso nella storia dell’America: un’ora e quaranta minuti,
circa sessanta di più del primato precedente stabilito da Bill Clinton. Nell’occasione Donald Trump ha
pronunciato innumerevoli inesattezze, ripetendo molte delle falsità che aveva già affermato con insistenza
dall’inizio del suo secondo mandato presidenziale. Ecco le principali, individuate da un fact-checking di vari
media internazionali.
350 miliardi all’Ucraina
Il presidente ha detto che gli Stati Uniti hanno dato all’Ucraina 350 miliardi di dollari dall’invasione russa nel
febbraio 2022 a oggi, mentre l’Europa ne ha dati appena 100 miliardi. In realtà, come attesta uno studio
dell’autorevole Kiel Institute, in tre anni di guerra gli Usa hanno fornito aiuti a Kiev per 120 miliardi di
dollari, la metà dei quali per aiuti umanitari
La “direzione giusta”
Trump ha detto che “per la prima volta nella nostra storia moderna, la maggioranza degli americani è
dell’opinione che il Paese sta andando nella direzione giusta”. Alcuni recentissimi sondaggi, a cura di
agenzie di stampa come la Reuters o istituti giudicati politicamente imparziali, indicano che secondo gli
elettori americani la direzione trumpiana è sbagliata: a seconda degli istituti troviamo 49 per cento negativi
a 34 positivi, ma anche 50 a 38 e 56 a 44.
Frodi per “centinaia di miliardi”
Anche la sua affermazione di avere scoperto ed eliminato “frodi per centinaia di miliardi di dollari” in
programmi governativi è un’invenzione senza alcuna prova. L’esempio più eclatante indicato dalla sua
amministrazione, un presunto piano per acquistare 50 milioni di dollari di profilattici da spedire ai
palestinesi della striscia di Gaza, è risultato completamente falso.
Assistenza sociale “ai defunti”
Trump ha affermato che la Social Security distribuisce pensioni e assistenza sociale a “milioni di persone
decedute da anni”, citandolo come uno degli sprechi governativi da lui eliminati. In realtà, sebbene un
rapporto del 2015 avesse rivelato che le autorità non hanno ricevuto il certificato di morte di 6 milioni di
americani, risulta che soltanto 13 cittadini continuano a ricevere pagamenti statali avendo un’età di 112
anni su cui permangono dei dubbi.
Più risultati “in un mese”
Il presidente ha iniziato il discorso affermando di avere consolidato in un mese al governo “più risultati di
quelli raggiunti da ogni altra amministrazione nella storia americana in un intero mandato di quattro anni o
in due mandati”, cioè in otto anni. Anche questa una dichiarazione priva di basi verificabili, se messa a
confronto con l’abolizione dello schiavismo, il New Deal, la vittoria nella Seconda guerra mondiale e la
conquista della Luna. In effetti, nel discorso Trump ha parlato soprattutto di programmi ancora tutti da
realizzare, “la Groenlandia sarà nostra, riprenderemo il canale di Panama, pianteremo la bandiera
americana su Marte”, e di una “età dell’oro” per l’America, che per ora esiste soltanto nella sua retorica,
visto il crollo delle Borse mondiali all’annuncio dei “dazi” e le rinunce di importatori americani agli ordini di
prodotti italiani, anche del nostro territorio, già pronti per l’esportazione degli Stati Uniti.
Sintesi finale: per noi è più importante la verità o la narrazione?
Tiziano Conti
Foto Wikipedia – Map of USA with state names.svg