L’invaso di Ridracoli è pieno d’acqua (fino a pochi giorni fa addirittura tracimava) e la Romagna va incontro ad un’estate senza patemi dal punto di vista del suo “oro blu”.

Nel 2024 forniti oltre 110 milioni di metri cubi d’acqua

Qualche settimana fa l’assemblea dei soci di Romagna Acque – Società delle fonti Spa ha approvato all’unanimità il preconsuntiv 2024 e il budget previsionale 2025. Nel 2024, la società ha chiuso l’anno con una fornitura di 110,7 milioni di metri cubi d’acqua, con un incremento nell’utilizzo della risorsa di Ridracoli che raggiunge i 57,3 milioni di metri cubi (un milione in più rispetto al 2023). Grazie alle abbondanti precipitazioni della primavera e dell’estate, il livello della diga di Ridracoli ha beneficiato di un significativo afflusso d’acqua. Per il 2025, i volumi di vendita sono stimati in 110,5 milioni di metri cubi, con una produzione da Ridracoli di 52 milioni di metri cubi, facendo riferimento a un’annata idrologica media.

Un valore della produzione pari a 68,6 milioni di euro

Dal punto di vista economico, il preconsuntivo 2024 registra un valore della produzione pari a 68,6 milioni di euro, in aumento di 6,4 milioni rispetto al consuntivo 2023. Il budget 2025 prevede un utile netto di 6,2 milioni di euro, con una crescita stimata per il 2026 e il 2027, quando l’utile raggiungerà rispettivamente 6,9 e 8,2 milioni di euro. Un dato significativo riguarda la riduzione delle tariffe dell’acqua all’ingrosso, che nel periodo 2024-2029 saranno più basse per oltre 31 milioni di euro, grazie alle rinunce tariffarie programmate dalla società.

Investimenti per 65 milioni

Nel quadriennio 2024-2027, Romagna Acque prevedeva investimenti per 71 milioni di euro, rivisti in ribasso a 65,4 milioni (meno 5,6 milioni di euro rispetto al piano precedente). Le principali modifiche riguardano gli interventi di miglioramento dell’approvvigionamento idropotabile del sistema Acquedotto della Romagna e la manutenzione straordinaria della condotta principale.

Gli interventi infrastrutturali

Per il 2025, i principali interventi infrastrutturali previsti includono: la “terza direttrice” (per una gestione più flessibile delle fonti idriche), il raddoppio della condotta principale Capaccio-Monte Casale (necessita di ristrutturazione dopo oltre 40 anni di servizio),
il revamping dell’impianto di potabilizzazione Nip1 di Ravenna. A questi si aggiunge, su un’area già di proprietà, l’ampliamento della sede aziendale di Forlì. La spesa per l’acquisto di energia nel 2024 è prevista intorno a 6,8 milioni di euro, con un risparmio di 1,1 milioni rispetto al budget e 0,6 milioni rispetto al consuntivo 2023. Questo è stato possibile grazie a un maggior utilizzo dell’acqua di Ridracoli, che richiede meno energia per il pompaggio, e all’attuazione degli interventi previsti dal Piano energetico 2022-2024. Per il 2025, i consumi sono attesi in lieve crescita. La scelta di aderire alla Convenzione Consip 20, che prevede la fornitura di energia a prezzo variabile, ha permesso a Romagna Acque di cogliere le opportunità offerte dai ribassi del mercato energetico.
“Le scelte approvate – fa sapere la società – riflettono una strategia orientata alla sostenibilità economica e ambientale, garantendo una gestione efficiente della risorsa idrica e un piano di investimenti mirato a migliorare la qualità del servizio”.