Giovedì 6 marzo, nella sala Bernabei di Modigliana, è stato presentato il nuovo progetto di approvvigionamento idrico che interesserà i Comuni di Modigliana e Tredozio. Un’opera fondamentale per garantire stabilità e sicurezza alla rete idrica locale, finanziata in larga parte con fondi AterSir.
Un progetto per superare le criticità della rete idrica locale
Attualmente, Modigliana e Tredozio non sono interconnessi alla rete principale dell’Acquedotto della Romagna e si affidano a fonti idriche locali gestite da Romagna Acque dal 2011.
L’approvvigionamento avviene attraverso:
- le sorgenti a monte dell’abitato di Tredozio, con impianto di trattamento presso la località di Prato, che garantiscono il fabbisogno idrico nei mesi invernali e primaverili;
- l’impianto di potabilizzazione di Campatello, nel territorio di Modigliana, che preleva acqua dal torrente Tramazzo, integrando le sorgenti nei mesi estivi.
Tale assetto ha mostrato forti criticità, in particolare nell’estate del 2017, quando una grave siccità lasciò Modigliana senza acqua potabile per diversi giorni. Dopo quell’emergenza, Romagna Acque ha avviato studi e analisi per individuare soluzioni efficaci a tutela della risorsa idrica locale.

La soluzione: un invaso da 127.000 mc a Campatello
Durante l’assemblea pubblica, molto partecipata, i tecnici di Romagna Acque hanno illustrato il percorso di studio e le possibili alternative valutate. Tra le ipotesi considerate:
- il potenziamento delle sorgenti esistenti;
- la realizzazione di invasi in alveo fluviale;
- il collegamento alla rete idrica tramite una condotta dal Canale Romagnolo o dai serbatoi di Faenza.
Tutte queste opzioni sono state scartate a favore della realizzazione di un invaso da 127.000 mc nei pressi dell’impianto di Campatello, già punto di riferimento per l’approvvigionamento idrico di Modigliana e Tredozio. Questa scelta, oltre a risultare più efficiente, ha costi più contenuti rispetto ad altre soluzioni tecniche analizzate.
Il progetto, avviato nel 2021, è stato sottoposto all’esame di AterSir, l’Agenzia regionale per il servizio idrico, che ha riconosciuto il finanziamento per un importo totale di 13,5 milioni di euro.
Investimenti e tempi di realizzazione
Gli interventi previsti non si limiteranno alla costruzione dell’invaso, ma comprenderanno anche la messa in sicurezza delle infrastrutture danneggiate dall’alluvione del maggio 2023, tra cui le opere di presa e i serbatoi di potabilizzazione e accumulo di Scarzana, Ottignana e Campatello.
Il costo complessivo degli interventi ammonta a 10 milioni di euro e si prevede che i lavori vengano affidati entro gennaio 2026, con completamento entro l’estate del 2027.
Le parole del sindaco di Modigliana, Jader Dardi
Intervenendo all’incontro, il sindaco di Modigliana, Jader Dardi, ha sottolineato l’importanza del progetto per la sicurezza idrica della Val Tramazzo:
«Una scelta importante che riconosce il valore dell’investimento a favore delle comunità di Modigliana e Tredozio, seguendo un percorso condiviso con il Consiglio Comunale e illustrato nel confronto avuto con la rete delle associazioni e le categorie economiche».
Dardi ha inoltre ricordato come gli eventi del maggio 2023 abbiano reso necessario un aggiornamento della proposta progettuale per adeguarla alle nuove condizioni del territorio e alle disposizioni in fase di redazione da parte della Regione Emilia-Romagna.
«Resta la necessità di dare risposta, sicurezza e qualità all’approvvigionamento ad uso potabile per il territorio dei comuni della Val Tramazzo, che hanno dato prova della capacità di collaborare, uniti nella difesa e valorizzazione della rete dell’acquedotto che fornisce acqua ai due Comuni».