Sono ufficialmente iniziati i lavori di ripristino dell’orologio della Torre Civica di Faenza, uno dei simboli più riconoscibili della città. L’intervento, affidato alla ditta Trebino di Genova, specializzata nella manutenzione di orologi monumentali, consentirà di restituire piena efficienza al meccanismo, garantendo il corretto scandire del tempo per la comunità.

Al via le prime operazioni tecniche per restaurare il meccanismo dell’orologio

Sono ufficialmente iniziati i lavori di ripristino dell’orologio della Torre Civica di Faenza, un simbolo storico e identitario della città. Nella giornata odierna, personale specializzato della ditta Trebino di Genova – azienda leader nel settore della manutenzione di orologi monumentali, con interventi eseguiti su prestigiosi orologi, tra cui quello del Quirinale a Roma e della Basilica di San Pietro in Vaticano – ha avviato le prime operazioni tecniche necessarie al restauro del meccanismo.

Lancette3

Tramite l’utilizzo di una piattaforma aerea, è stata effettuata la rimozione delle lancette dai quattro quadranti della Torre Civica. Tale intervento si è reso indispensabile per la ricalibrazione del peso, per garantire il corretto funzionamento dell’intero sistema. L’operazione odierna rappresenta il primo passo volto a restituire alla città un orologio pienamente efficiente, capace di scandire nuovamente il tempo per i cittadini.

I lavori prevedono l’installazione di un moderno sistema automatico, dotato di controllo da remoto, che consentirà all’orologio di battere le ore e i quarti d’ora sulle campane, oltre a regolare il movimento dei quattro quadranti esterni.

Inoltre, il nuovo meccanismo permetterà l’adeguamento automatico dell’orario in occasione del passaggio all’ora legale e del ritorno all’ora solare.

La rimozione delle lancette, eseguita questa mattina, si è resa necessaria a causa di uno squilibrio che comprometteva il regolare movimento del meccanismo, causando frequenti arresti. Una volta completati gli interventi di ripristino su di esse, la ditta tornerà a Faenza per ultimare il lavoro, restituendo così alla comunità uno dei suoi simboli più amati.