Lo spreco alimentare è una delle grandi sfide della nostra epoca, con implicazioni economiche, etiche e ambientali. In Italia, ogni anno, vengono gettate circa 27 kg di cibo pro capite, un dato allarmante che spinge sempre più aziende e cittadini a cercare soluzioni concrete. Tra queste, spicca l’app Too good to go, uno strumento che aiuta commercianti e consumatori a ridurre gli sprechi attraverso la vendita a prezzi ridotti di prodotti invenduti ma ancora perfettamente commestibili. A Faenza, la Pasticceria Cenni ha adottato questa soluzione con successo. Ne abbiamo parlato con il titolare, Oscar Graziani, che ci ha raccontato la sua esperienza e la sua visione sul tema dello spreco alimentare. «Nel nostro settore, lo spreco alimentare è un problema etico più che economico», afferma Graziani.
«Ho conosciuto l’app Too good to go sin dai suoi albori, per pura curiosità. Il funzionamento è semplice: il cliente paga una cifra simbolica, meno di un terzo del valore reale, e in cambio riceve una selezione di prodotti invenduti, ma ancora freschi e di qualità». La pasticceria faentina non si limita solo ai dolci: grazie alla presenza di due cucine che forniscono servizi di ristorazione aziendale, l’offerta è più ampia e variegata. «Può capitare che nella box ci siano prodotti di pasticceria, ma anche preparazioni gastronomiche. Per il cliente è quasi un’esperienza-gioco, un modo per scoprire sapori nuovi a un prezzo conveniente».
Oscar Graziani: “Oggi abbiamo la fortuna di poter scegliere cosa mangiare e cosa no. Serve più educazione alla consapevolezza alimentare”.
Ma la lotta allo spreco non si ferma qui. Graziani sottolinea come, nel passato, il recupero alimentare fosse parte integrante della cultura culinaria. «Pensiamo al pangrattato: un tempo era il massimo esempio di recupero alimentare, mentre oggi lo compriamo già pronto a un prezzo superiore a quello del pane stesso. Questo dimostra come l’ottimizzazione della produzione sia più legata all’efficienza che alla riduzione dello spreco». A livello culturale, si potrebbe fare di più. «Abbiamo la fortuna di poter scegliere cosa mangiare e cosa no, ma dimentichiamo che si tratta di un privilegio recentissimo nella nostra storia. Educare alla consapevolezza alimentare e al valore del cibo è fondamentale per ridurre gli sprechi anche fuori dagli ambienti professionali».
L’esperienza della Pasticceria Cenni dimostra come la tecnologia possa essere un’alleata nella lotta agli sprechi, offrendo vantaggi sia ai commercianti che ai consumatori. In un contesto in cui ogni gesto conta, iniziative come questa rappresentano un passo avanti verso un consumo più responsabile e sostenibile.
L’app per acquistare eccedenze alimentari: l’esperienza di un’utente faentina
Too good to go è un’app nata in Danimarca nel 2015 che mette in comunicazione l’utente con ristoranti e negozi con eccedenze alimentari invendute, proposte a un prezzo agevolato. «L’app è molto facile e intuitiva da usare – commenta Marianna, faentina -. In questo modo mi piace poter contribuire, nel mio piccolo, alla lotta allo spreco alimentare». Ma non è questo l’unico beneficio di questo strumento digitale. «Mi ha permesso di conoscere anche tanti negozi di Faenza che prima non frequentavo abitualmente». Allo stesso modo, si viene incentivati ad acquistare cibi e prodotti nuovi e insoliti: infatti le proposte rappresentano una sorta di sorpresa per l’utente. «L’idea di andare in un negozio e acquistare una box a suo modo misteriosa è un’esperienza divertente e curiosa».